La Maggioranza del Partito Democratico Rosetano si sgretola sui diritti civili

Il giorno dopo il Consiglio Comunale del 06 Agosto 2008, si รจ tenuta la riunione dei Capigruppo per decidere la stesura dell'ordine del giorno della nuova assise che si terrร  entro la prossima settimana. Dura la contestazione del Consigliere Emidio Braca e Pasquale Avolio, usciti dal palazzo Comunale intorno alle 13:00, nei confronti del presidente del Consiglio Achille Frezza che sarebbe a loro opinione assoggettato al volere di una maggioranza che non lascia spazio alcuno, soprattutto nel decidere l'ordine dei diversi punti senza seguirne il naturale svolgimento progressivo. Nell'assise del 06 agosto, Braca ha lamentato la continua interruzione dei suoi interventi, soprattutto quando ha cercato di portare in discussione l'argomento inerente le dimissioni del Sindaco Franco Di Bonaventura, che ancora oggi sono nel “forse”, nonostante la cittadina viva un momento di difficoltร  e disorientamento dopo gli ultimi fatti inerenti la chiusura di uno dei piรน importanti poli industriali di Roseto e cioรจ la Teleco Cavi. Ma lo scontro che ha forse irritato la Maggioranza all'atto di votare il primo punto inerente il regolamento per le aree sovvenzionate di edilizia popolare, รจ stato quando la Sinistra Rosetana ha chiesto l'inserimento di un emendamento riguardante i diritti civili. A tal riguardo la maggioranza si รจ per un attimo irrigidita negando questo emendamento. Da comunicato dello stesso Avolio leggiamo: -”Nel luglio 2007 nel Consiglio comunale di Roseto in cui รจ presente una maggioranza dell’85% del centrosinistra, composta dal PD e dallo SDI, fu bocciata l’istituzione del registro delle unioni civili, uno strumento di grande valore simbolico che avrebbe avuto la funzione di riconoscere piena cittadinanza ai nuclei familiari costituiti non solo in forza del matrimonio civile e religioso ma anche in presenza di solidi legami affettivi o per reciproca assistenza materiale. Nel marzo 2008 il Consiglio comunale s’impegna solennemente, accogliendo una specifica mozione presentata da Sinistra Democratica, a diffondere la cultura dei diritti civili e a difendere i principi della laicitร  dello Stato. Questa mozione doveva essere di sprone a decisioni amministrative tese a riconoscere i diritti delle persone che si amano e convivono. Nell'Agosto 2008 il Consiglio comunale, nell’approvare il regolamento per assegnare le aree e gli alloggi di edilizia popolare, respinge evitando il dibattito il seguente emendamento presentato da Sinistra Democratica : per quanto concerne i criteri e l’attribuzione dei punteggi ai fini della formulazione della graduatoria, sostituire la lettera g dell’art. 9 che recita “almeno il 70% dei soci prenotatari o di riserva (devono essere ) costituiti da coppie sposate da almeno un anno” con la seguente dicitura “almeno il 70% dei soci prenotatari o di riserva devono essere costituiti da coppie sposate e non sposate e da nuove tipologia di famiglia residenti da almeno un anno.”- E' evidente che sulla questione dei diritti civili e delle famiglie di nuova tipologia la componente democristiana si fa sentire in maniera determinante. La situazione sui diritti civili sta lentamente erodendo consenso nei confronti della maggioranza anche per il fatto che i delicati equilibri fino ad ora mantenuti sembrano non essere piรน di casa. IL Comunicato continua : -”Dieci consiglieri del PD col loro voto contrario hanno affossato quest’emendamento dimenticando che anche a Roseto degli Abruzzi sono sempre in aumento forme di convivenza diverse dalla famiglia cosiddetta naturale. Questi consiglieri del PD dimenticano pure che il Parlamento europeo ha chiesto piรน volte agli Stati membri di riconoscere pari diritti e dignitร  alle coppie costituite da persone che sono legate da vincoli affettivi e di mutuo aiuto, le quali non si avvalgono dell’istituto del matrimonio. Dimenticano ancora che lo stesso PD, sebbene tra mille contraddizioni e sotto il ricatto costante della sua componente fondamentalista e clericale, non intende negare tutta una serie di diritti a coloro che convivono stabilmente e che peraltro pagano le tasse. Con quest’atto di inciviltร  al PD rosetano, svendendo la laicitร  dello Stato e calpestando la dimensione laica della politica, interessa solo avere le mani sul voto cattolico. Nel Consiglio comunale di Roseto, per quanto concerne i valori costituzionali della laicitร  e del pluralismo, siamo quindi all’anno zero, forse anche in conseguenza del fatto che questi valori non sono stati scoperti da numerosi consiglieri. Voglio sperare solo che si tratti di una condizione culturale ed etica momentanea che deve assolutamente evolvere verso l’accettazione del principio che non esiste la superioritร  di un’etica derivante da una religione fino al punto da condizionare leggi o regolamenti comunali. Questa condizione culturale impedisce peraltro la costituzione di una comunitร  fondata sulla tolleranza e il rispetto reciproco.”- A questo punto il rientro del Sindaco Di Bonaventura sembrerebbe essere in salita, sempre che non decida definitivamente di concorrere per le elezioni Regionali 2008. Ma che fine farebbero i consiglieri eletti tra le fila del PD nel caso che questa Amministrazione decidesse di abdicare ? Questo รจ uno dei quesiti che da oggi sarร  oggetto di profonda riflessione tra la popolazione.
-------------------Tratto dal Qutidiano "La Cittร "

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