Il punto sulle discariche nella provincia di Teramo

Il punto sulle discariche nella provincia di Teramo fatto dal WWF

Nell'incontro con i “Comitati Cittadini” dei diversi Comuni della Provincia di Teramo, il WWF Venerdi 21 Novembre alle ore 17:30 presso la Sala del Mutilato in piazza Dante ha tracciato il punto della situazione in merito alle vicende legate alle discariche quali il CIRSU e della discarica di Atri. Presenti i diversi cittadini dei comitati: il Comitato anti discarica La Torre, il Comitato Tutela Val Tordino ed il Comitato Difesa Ambiente Santa Lucia di Atri, che hanno commentato le ultime vicende. A partecipare all'incontro oltre al Presidente Dante Caserta anche Fabio De Massis vicepresidente del WWF Abruzzo, che anno tracciato mediante un confronto delle diverse esperienze nei comuni di riferimento della situazioni relative al sistema impiantistico per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti nel teramano.

La questione parte già nel 2006, dove la Magistratura, con diversi interventi, sequestrò le discariche di Teramo, Atri e Notaresco dopo aver riscontrato gravissimi problemi ambientali che nel caso della discarica La Torre si tradussero nella frana della discarica stessa. Dante Caserta introduce l'argomento e ripercorrendo le tappe storiche in merito ai procedimenti in corso, sostiene che il WWF prima di ricorrere alle vie legali ha sempre privilegiato un impegno di dialogo a cui però le amministrazioni dei diversi impianti non hanno dato molto peso. Continua Fabio De Massis che comunica l'inizio dei processi in merito alle questioni discariche e soprattutto inerenti alla discarica La Torre dove il Magistrato dovrà il 27 Novembre 2008 esprimersi per l'udienza preliminare. Sotto accusa l'impianto del CIRSU che ultimamente è stato ampliato di circa 30 mc, nonostante esso rientri in una zona di pericolosità idrogeologica. Altra questione è rappresentata dalla possibilità che la discarica di Atri nonostante tutto possa essere ampliata. Commenta Caserta -”Non si fa nulla per individuare nuove discariche in Provincia che abbiano le necessarie caratteristiche di sicurezza. Quello che molti spacciano per il 30% di raccolta differenziata in effetti si traduce nella realtà, al massimo al 10% effettivo. Con l'ATO unico passeremo da 13 consorzi a 4 ATO provinciali, un progetto lodevole, ma resterà da vedere sotto il punto di vista pratico se verranno risolti i problemi che affliggono la raccolta dei rifiuti.”- Oggi sono in corso tre procedimenti penali che vedono implicati molti amministratori e tecnici nei quali il WWF ed i comitati cittadini hanno chiesto di costituirsi parte civile. A distanza di quasi due anni da quella serie di eventi, si vedrà qual è la situazione dei siti ed a cosa hanno portato le indagini condotte dalle Forze dell’ordine e dalla Magistratura già a partire dal prossimo 27 Novembre.

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