Consiglio Comunale di Giovedì 19 Giugno 2008 ore 18:00 Palazzo Comunale
Sulla “Teleco Cavi” una delle più importanti industrie Rosetane sono state spese moltissime parlole che però non sono siuscite a scongiurare il temuto fallimento dichiarato il 5 giugno 2008 dal Tribunale di Teramo, che ha messo così la parola fine alla lunga e travagliata storia dell'azienda. Già dal 6 giugno sono stati apposti i sigilli sui macchinari, sugli impianti e negli uffici dai custodi giudiziali, avviando le procedure di licenziamento dei vertici, lasciando fermi 120 operai che si troveranno a dover affrontare con incertezza la ricerca di un nuovo lavoro nonostante gli sforzi e le battaglie portate avanti fino ad ora per la sopravvivenza dell'azienda. Su questo tema è stato presentato lo scorso Consiglio Comunale una risoluzione urgente presentata dal Capogruppo del PD Simone Tacchetti e dopo la richiesta di una sosta per la consultazione con gli altri componenti del Consiglio è stato deciso di fissare nella data del 19 Giugno 2008 alle ore 18:00 presso il palazzo Comunale di Roseto degli Abruzzi un Consiglio con all'ordine del giorno: “Azione a sostegno dei lavoratori dell'azienda Teleco Cavi di Roseto degli Abruzzi”. Il Consiglio affronterà i temi legati alle possibili strategie percorribili tra tutti gli Enti Istituzionali interessati al fine di suggerire possibili soluzioni ai gravi problemi creati dal fallimento dell'azienda. Sarànno affrontate anche le possibili strategie per garantire gli ammortizzatori sociali. Ma uno degli argomenti al centro di tutta la discussione sarà teso a scongiurare i possibili tentativi di strumentalizzazione e speculazione immobiliare nelle aree dismesse o in via di dismissione della Teleco. Su di questo argomento molti Consiglieri vorranno dire la loro, tema molto sentito e da molti considerato forse la causa del declino dell'azienda che per decenni ha garantito l'occupazione a moltissimi rosetani. Giovedì sapremo qualcosa di più sulla travagliata vicenda.
Tratto da il quotidiano "La CIttà"
di Raffaele Di bonaventura
Tratto da il quotidiano "La CIttà"
di Raffaele Di bonaventura
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