Dura critica nei confronti dell'operato del Sindaco Di Bonaventura
Non tarda a giungere un comunicato da parte dei due Consiglieri di “Sinistra” Braca ed Avolio il giorno dopo del Consiglio Comunale del 30 Luglio 2008. Dura è stata la critica nei confronti dell'operato del Sindaco Di Bonaventura e dell'Amministrazione, che viene definita “prepotente” nei confronti della minoranza. Non è la prima volta che i due Consiglieri si sono posti in aperta critica nei confronti di questa coalizione, subendone forti sollecitazioni dagli stessi del Partito Democratico. Dal comunicato citiamo alcuni passaggi -”Non basta alla maggioranza PD-SDI scandire prepotentemente i tempi di svolgimento del Consiglio, deciderne le lunghe sospensioni e i rinvii e variare l’ordine del giorno a proprio piacimento. Con i numeri si può fare questo ed altro come, ad esempio, modificare e snaturare i testi delle proposte avanzate dall’opposizione. Puntualmente tutto questo è successo nel Consiglio comunale del 30 giugno, quando si è affrontata la proposta di delibera di istituzione di una Commissione Permanente di Controllo e Garanzia avanzata dal centrodestra.”- Di critiche questa Amministrazione ne ha ricevute molte, ma quello che desta curiosità e nello stesso tempo imbarazzo per molti risiede nel fatto che le posizioni della minoranza di “centrodestra” da una parte e le posizioni fortemente critiche della “sinistra” spesso siano tanto vicine da coincidere, nonostante le forti distanze ideologiche. Ma nel comunicato si delinea anche l'aspetto della trasparenza amministrativa che verrebbe meno secondo Avolio e Braca a danno dei diritti dell'esigua minoranza di centrodestra. La proposta che da parte della Sinistra poteva essere largamente condivisa è stata fiaccata durante il dibattimento dove, continua il comunicato -”Si è cominciato con argomentazioni deboli e risibili a sostenere l’inutilità di tale Commissione, per poi, messi alle strette dalle minoranze, sospendere ben due volte i lavori del Consiglio in modo da apportare modifiche al testo originario il cui contenuto era ineccepibile. Alla fine, questa buona proposta di delibera, che avrebbe rappresentato un segnale netto di limpidezza e trasparenza istituzionale, è stata giustamente ritirata dal proponente.”- Anzi c'è da aggiungere che il proponente per effettuare il ritiro della “proposta di delibera” è stato costretto a chiamare in causa anche la testimonianza delle Forze dell'Ordine presenti, essendo stato messo in dubbio dal Presidente del Consiglio Achille Frezza il passaggio tecnico dell'operazione, richiedendo a questo punto la “sospensione” del dibattito per un approfondimento. Ma perchè posizioni così distanti come il “Centrodesta” e la “Sinistra” sono così vicine da coincidere a Roseto degli Abruzzi ? Questa è la domanda che molti cittadini pongono costantemente e spesso sono la causa di disorientamento tra i militanti. Aggiungono infine i due Consiglieri -“Mi rendo conto che a Roseto è serio il problema della costruzione di un rapporto sano di dialettica tra maggioranza e opposizione, le cui proposte sono sistematicamente svalutate, ritenute strumentali e di basso profilo politico. In questi due anni, in quasi tutte le delibere adottate, è difficile rinvenire tracce dell’apporto delle minoranze : mai le decisioni vengono sottratte alla logica dello strapotere numerico per incontrarsi su un terreno di condivisione bipartisan. Ciascun consigliere comunale ha la responsabilità del controllo della legittimità degli atti e del miglioramento della macchina amministrativa e quest’esercizio può essere agevolato in modo continuo da una commissione di questo tipo. Per sottoporre a controllo determinati atti della Giunta e del Consiglio, all’opposizione non resta che appellarsi all’art. 127 del T.U. 267/2000, il quale dà la facoltà di intraprendere una simile azione di controllo quando un quarto dei consiglieri ne facciano richiesta. A Roseto purtroppo le minoranze dispongono solo di 4 consiglieri; ne mancherebbe un quinto e non vedo nella maggioranza nessuno disponibile a non tacitare la propria coscienza. Quello che è accaduto ieri in Consiglio è, ancora una volta, un sintomo dello stato di sofferenza in cui si dibatte la maggioranza rosetana che esibisce le peggiori performance degne di un pessimo governo di destra, tracotante e prevaricatore “-. Con molta probabilità è forse per il fatto che all'opposizione oggi non c'è solo il centrodestra, ma forse anche quella sinistra che non accetta più, o forse non ha mai accettato, l'allontanarsi dai principi che fino ad oggi sono stati la bandiera per una battaglia a tutela della “libertà” di pensiero, forse e proprio per questo che nonostante la distanza ideologica, in fondo sono tutti sulla stessa barca.
Tratto dal quotidiano "La Città"
di Raffaele Di Bonaventura
Tratto dal quotidiano "La Città"
di Raffaele Di Bonaventura
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