Riceviamo e trasmettiamo dall'On. Pio Rapagna
Mia Casa d'Abruzzo
Coordinamento regionale
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Un rinnovato grido di allarme
Il Movimento Mia-Casa, lancia alto un rinnovato grido di allarme e di grande preoccupazione per il fatto che nel Decreto-Legge sul terremoto in Abruzzo, nell'art. 4 e nelle relazioni di accompagnamento relativi alla ricostruzione e funzionalità degli edifici e dei servizi pubblici, non è specificato con quali fondi e con quali modalità verranno ricostruite le Case Popolari e gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica duramente colpiti dal terremoto del 6 aprile, e, pertanto, chiede alla Regione Abruzzo, ai Comuni del cratere e all'ATER della Provincia dell'Aquila di intervenire “direttamente” per la concreta ricostruzione delle abitazioni di proprietà dell'ATER e dei Comuni, chiedendo al Governo un “apposito finanziamento da parte dello Stato” anche per provvedere alla realizzazione di tutte quegli interventi necessari per la messa in sicurezza antisismica di tutti gli edifici Residenziali Pubblici della Provincia dell'Aquila e degli altri Comuni classificati di prima e seconda categoria di rischio.
Circa 4.000 abitazioni “pubbliche”, ricompresi in complessivi 1.350 edifici di proprietà dell'ATER e dei Comuni, sono risultate danneggiate, lesionate ed in parte irrimediabilmente inagibili.
Per mettere con i piedi per terra alcune “proposte concrete per la ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico” il Mia Casa ha già effettuato ed effettuerà nei prossimi giorni una serie di incontri “informativi e consultivi” con gli Assegnatari e gli Inquilini ATER dell'Aquila e delle Case Parcheggio comunali rimasti senza casa, i cui risultati saranno resi noto alla opinione pubblica ed ai soggetti interessati attraverso la stampa e gli organi di informazione.
Per il Coordinamento regionale: Pio Rapagnà – ex Parlamentare
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Movimento degli Inquilini e AssegnatariMia Casa d'Abruzzo
Coordinamento regionale
Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)
Un rinnovato grido di allarme
Il Movimento Mia-Casa, lancia alto un rinnovato grido di allarme e di grande preoccupazione per il fatto che nel Decreto-Legge sul terremoto in Abruzzo, nell'art. 4 e nelle relazioni di accompagnamento relativi alla ricostruzione e funzionalità degli edifici e dei servizi pubblici, non è specificato con quali fondi e con quali modalità verranno ricostruite le Case Popolari e gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica duramente colpiti dal terremoto del 6 aprile, e, pertanto, chiede alla Regione Abruzzo, ai Comuni del cratere e all'ATER della Provincia dell'Aquila di intervenire “direttamente” per la concreta ricostruzione delle abitazioni di proprietà dell'ATER e dei Comuni, chiedendo al Governo un “apposito finanziamento da parte dello Stato” anche per provvedere alla realizzazione di tutte quegli interventi necessari per la messa in sicurezza antisismica di tutti gli edifici Residenziali Pubblici della Provincia dell'Aquila e degli altri Comuni classificati di prima e seconda categoria di rischio.
Circa 4.000 abitazioni “pubbliche”, ricompresi in complessivi 1.350 edifici di proprietà dell'ATER e dei Comuni, sono risultate danneggiate, lesionate ed in parte irrimediabilmente inagibili.
Per mettere con i piedi per terra alcune “proposte concrete per la ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico” il Mia Casa ha già effettuato ed effettuerà nei prossimi giorni una serie di incontri “informativi e consultivi” con gli Assegnatari e gli Inquilini ATER dell'Aquila e delle Case Parcheggio comunali rimasti senza casa, i cui risultati saranno resi noto alla opinione pubblica ed ai soggetti interessati attraverso la stampa e gli organi di informazione.
Per il Coordinamento regionale: Pio Rapagnà – ex Parlamentare
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