Il Piano Agricolo del Comune di Pineto
Riceviamo e trasmettiamo il comunicato stampa del Comune di PinetoIl Piano Agricolo del Comune di Pineto approderà in Consiglio per l’approvazione definitiva il 23 dicembre prossimo. Il nuovo strumento urbanistico che disciplina l’82 per cento del territorio (circa 29 chilometri quadrati su un totale di 34), difendendolo da possibili aggressioni e speculazioni edilizie, è stato ultimato. Dopo oltre due anni di studi, ricerche, incontri con gli operatori di settore e censimenti che hanno interessato soprattutto le strutture rurali, il Piano Agricolo è giunto all’atto finale. Presentato circa due mesi fa alla cittadinanza, è ora il momento di procedere con l’ultimo passo dell’iter burocratico, ovvero l’approvazione in Consiglio Comunale.
“E’ certamente uno strumento fondamentale per la tutela e la salvaguardia del nostro territorio”, ha spiegato l’assessore all’urbanistica Ida Nardi, “all’interno del Piano Agricolo abbiamo individuato 82 operatori di settore e 54 strutture o casolari agricoli che potranno essere recuperati, senza perdere il loro fascino architettonico e senza snaturarne le caratteristiche. Va subito specificato che all’interno del Piano, così come prevede la legge, non esiste più il vincolo dei 3 ettari minimo per poter costruire in base all’indice di cubatura applicato. Sarà sufficiente avere anche un solo ettaro di terreno. Però chi ha intenzione di procedere con un intervento edificatorio deve avere i titoli per poterlo fare. Dovrà infatti presentarci un piano di sviluppo aziendale completo di tutto, ovvero dell’immobile necessario per la sua famiglia, le strutture da realizzare che sono appunto capannoni, stalle, rimessaggi per portare avanti l’attività, le caratteristiche di un possibile allevamento o di attività legate alla produzione ortofrutticola e agricola in generale”.
Il piano di sviluppo aziendale verrà successivamente esaminato da una commissione e infine portato in Consiglio Comunale per il parere finale. “Un dato è ovvio”, conclude l’assessore Ida Nardi, “se dovesse arrivare un imprenditore qualsiasi che decide di acquistare un terreno all’interno del Piano Agricolo, o sviluppa un discorso imprenditoriale legato all’agricoltura o altrimenti non potrà neppure costruire un mattone. Nei mesi passati abbiamo avuto un confronto con gli operatori del territorio, con le famiglie interessate, e abbiamo raccolto il consenso della gente su ciò che stavamo proponendo. Ed ora è giunto il momento dell’atto finale. Non permetteremo mai che Pineto diventi un territorio violentato da speculazioni edilizie come purtroppo è accaduto altrove, in località anche vicine a noi”.
“E’ certamente uno strumento fondamentale per la tutela e la salvaguardia del nostro territorio”, ha spiegato l’assessore all’urbanistica Ida Nardi, “all’interno del Piano Agricolo abbiamo individuato 82 operatori di settore e 54 strutture o casolari agricoli che potranno essere recuperati, senza perdere il loro fascino architettonico e senza snaturarne le caratteristiche. Va subito specificato che all’interno del Piano, così come prevede la legge, non esiste più il vincolo dei 3 ettari minimo per poter costruire in base all’indice di cubatura applicato. Sarà sufficiente avere anche un solo ettaro di terreno. Però chi ha intenzione di procedere con un intervento edificatorio deve avere i titoli per poterlo fare. Dovrà infatti presentarci un piano di sviluppo aziendale completo di tutto, ovvero dell’immobile necessario per la sua famiglia, le strutture da realizzare che sono appunto capannoni, stalle, rimessaggi per portare avanti l’attività, le caratteristiche di un possibile allevamento o di attività legate alla produzione ortofrutticola e agricola in generale”.
Il piano di sviluppo aziendale verrà successivamente esaminato da una commissione e infine portato in Consiglio Comunale per il parere finale. “Un dato è ovvio”, conclude l’assessore Ida Nardi, “se dovesse arrivare un imprenditore qualsiasi che decide di acquistare un terreno all’interno del Piano Agricolo, o sviluppa un discorso imprenditoriale legato all’agricoltura o altrimenti non potrà neppure costruire un mattone. Nei mesi passati abbiamo avuto un confronto con gli operatori del territorio, con le famiglie interessate, e abbiamo raccolto il consenso della gente su ciò che stavamo proponendo. Ed ora è giunto il momento dell’atto finale. Non permetteremo mai che Pineto diventi un territorio violentato da speculazioni edilizie come purtroppo è accaduto altrove, in località anche vicine a noi”.
martedì 15 dicembre 2009
Ufficio Stampa
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