Pio Rapagna

Lista Città per Vivere candida a Sindaco l'on.Pio Rapagnà
Pio Rapagnà in piazza della Libertà
Il Movimento Città per Vivere torna nuovamente in piazza a manifestare contro l'Amministrazione Di Bonaventura nella maniera più classica attraverso un comizio pubblico domenica 30 Maggio in Piazza della Libertà a Roseto degli Abruzzi.

A parlare è stato lo stesso coordinatore l'On. Pio Rapagnà, che ha anticipato la sua candidatura alle amministrative del prossimo anno con la lista civica “Città per Vivere”. Durante il comizio ha confermato la sua definitiva “uscita” dal Partito Democratico dove era confluito nello scorso anno. In merito sembrerebbe non sia l'unico a criticare le azioni politiche della Giunta Di Bonaventura dopo ripetuti attriti interni, con la prospettiva per i dissidenti della difficile scelta di abbandonare lo stesso PD per confluire in altri movimenti, anche se al momento non ci sono dichiarazioni pubbliche a confermarlo.

L'On. Pio Rapagnà ha fatto riferimento ad importanti ed attuali problemi amministrativi legati soprattutto all'aumento della Tarsu, facendosi precedere nei giorni precedenti da una fitta opera di volantinaggio su tutto il territorio del Comune, ha più volte fatto riferimento alle recenti inchieste della Magistratura sul movimento e l'utilizzo dei rifiuti nella discarica e nell'impianto di compostaggio consortile di Grasciano e sull'avvio della raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti solidi urbani. Secondo il Coodinatore di Città per Vivere si confermerebbero i dubbi allora espressi dal Comitato contro l'aumento della TARSU (il cui portavoce era lo stesso Rapagnà) sui diversi aspetti della gestione del servizio.

Il riferimento messo in evidenza riguarderebbe un “improvviso ed esagerato incremento della quantità dei rifiuti prodotti dai Cittadini di Roseto – prosegue Rapagnà - un aumento ingiustificato del costo, per ogni tonnellata di rifiuti “pesati” all'ingresso della discarica e portati nell'impianto di compostaggio di Grasciano, l'inserimento tra le spese “ordinarie” di 274.000 euro dichiarate per portare i rifiuti a Lanciano, nei due mesi del 2006 di sequestro della discarica, come se la responsabilità del sequestro fosse attribuibile ai Cittadini-utenti”.

Per l'On. Rapagnà sarebbe solo “un aumento ingiustificato e forse anche illegittimo. Tale aumento viene mantenuto negli anni successivi senza peraltro avviare la raccolta differenziata “porta a porta” come invece hanno fatto altri comuni della fascia costiera e dell'entroterra”. In questi ultimi anni la politica è cambiata radicalmente, almeno dalle nostre parti “il comizio pubblico” risulta quasi desueto, ma non sembra preoccupare l'On. Rapagnà che mantiene salda una tradizione d'altri tempi, tradizione che sarebbe meglio riprendere nel prossimo futuro, se non altro per ristabilire quel naturale confronto tra “il cittadino” e la “politica”.

- Pubblicato sul quotidiano La Città
- Di Raffaele Di Bonaventura


Posta un commento

0 Commenti