A Roseto degli Abruzzi riversati in mare reflui fognari
L'estate 2010 è stata una vera sciagura per la “Bandiera Blù” di Roseto degli Abruzzi. Tra la notte del 23 Agosto e la mattinata del 24 dallo scarico della rete delle “acque bianche” nei pressi due stabilimenti balneari della zona centrale del Lungomare Roma è fuoriuscita una “marea nera e gialla” fatta di liquami di fogna, rifiuti fecali umani e acque maleodoranti. La vicenda ha scosso i turisti presenti nella zona, tanto da divenire in poco tempo il tormentone di fine estate, visto il perdurare delle folate di miasmi che hanno provocato malessere e principi di svenimento a diverse persone e bambini presenti in spiaggia. A quanto sembra, i gestori delle attività ricettive hanno ripetutamente sollecitato l'Amministrazione di Roseto ed in particolare l'assessorato competente per un controllo della rete fognante, in quanto il fenomeno si sarebbe già ripetuto sin dall'inizio del mese di luglio in maniera più lieve. L'evento di oggi ha reso necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale di Roseto degli Abruzzi, chiamati anche da cittadini e turisti presenti. A farsi portavoce della protesta nei confronti delle autorità preposte e il rappresentante della Associazione ambientalista “Città per Vivere” ed ex-Parlamentare Pio Rapagnà -“Nel frattempo che si scaricavano in mare grandi quantità di acque fognarie molto inquinanti, ignari villeggianti facevano il bagno e passeggiavano sulla battigia e sul bagnasciuga prospiciente lo “scarico” - commenta l'On. Pio Rapagnà - inconsapevoli di quanto avveniva e quindi sottoposti a forte rischio per la salute. Alcuni hanno manifestato segni di difficoltà respiratoria, conati di vomito e disturbi agli occhi, chiedendo di potersi lavare con prodotti efficaci per potersi liberare dalle sostanze maleodoranti con le quali erano venute a contatto bagnandosi nel mare prospiciente allo scarico fognario”- La vicenda, ultima di una serie di proteste da parte dei turisti, descrive tristemente una cittadina priva del controllo e delle manutenzioni necessarie per offrire la giusta qualità dell'offerta turistica in virtù anche della tanto osannata “Bandiera Blu”. -”I numerosi turisti hanno esternato tutta la loro indignazione e protesta nei confronti delle autorità competenti che nonostante ripetuti pre-allarmi e casi similari accaduti nella vicina Alba Adriatica, non hanno inteso assumere iniziative “preventive” atte a scongiurare l'accaduto e tutelare la salute dei Cittadini. – conclude Pio Rapagnà - Nei prossimi giorni, passata l'ubriacatura le follie e gli sprechi inutili della notte bianca, Città per Vivere assumerà iniziative pubbliche idonee per denunciare le forme più eclatanti e gravi del malgoverno presenti nella nostra Città delle rose. L'attuale maggioranza di centro sinistra ha male-amministrato uno dei Comuni turisticamente ed economicamente più importante della Provincia di Teramo”- Sarà un compito gravoso tracciare il bilancio di una stagione estiva che ha visto scendere il gradimento di Roseto degli Abruzzi ai minimi storici, una valutazione di fine legislatura che non passerà inosservata agli elettori che nel prossimo anno saranno chiamati alle urne per il rinnovo delle cariche amministrative.
Pubblicato sul Quotidiano la Citta
Di Raffaele Di Bonaventura
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