sottopasso Giulianova

Sottopasso ferroviario comune di Giulianova
Sottopasso ferroviario - Giulianova
Il degrado, lo scadimento e l’abbandono si stanno impossessando della Città. A parte la segnaletica orizzontale nelle strade centrali come via Matteotti, viale Orsini e via Trieste dove le strisce pedonali bisogna cercarle con la lente d’ingrandimento per quanto sono diventate slavate e poco visibili. A parte la pulizia delle strade che molto a desiderare ed a parte ancora i cestini della raccolta carta quasi inesistenti, ci permettiamo di segnalare una zona lasciata davvero all’incuria. Parliamo del sottopasso pedonale che dalla stazione ferroviaria porta all’altezza di via Messina e quindi su via Trieste. Le pareti di questo comodo passaggio, soprattutto per chi giunge in treno e deve recarsi nella fascia est della Città, sono completamente imbrattate. Graffiti, scritte di ogni genere, persino manifesti “NO TAV” attaccati al muro nella parte ad oriente. Probabilmente la conduzione dell’immobile è quasi sicuramente di pertinenza delle Ferrovie dello Stato, ma la vigilanza sull’incuria spetta per legge all’Amministrazione comunale. Soprattutto se ciò ha un riflesso sull’attività turistica. L’enfasi con cui l’ufficio stampa comunale sigillò l’incontro si è rivelata purtroppo fine a se stessa. E la foto che pubblichiamo è la migliore chiave di lettura di un disinteresse completo verso il nostro scalo ferroviario.
       
Poveri Giuliesi maledetti romantici e ribelli” 
Il Treno Abbandonato nel parco a Giulianova
Vagoni nel parco - Giulianova
Aveva ragione chi tanti anni fa si opponeva alla sosta permanente di due lunghi vagoni ferroviari, da adibire a bar-ristorante, all’interno del Parco Chico Mendez. Le preoccupazioni di allora, tra l’indifferenza generale, si sono tramutate in realtà. Ora quelle carrozze, la cui nuova ed inedita allocazione fu ispirata dalla letteratura cinematografica del più famoso Orient Express e dai gialli fantastici di Agatha Christie, sono diventate un esempio di trascuratezza e di abbandono. Un luogo ameno, confinante con il distretto sanitario di Giulianova ed a pochi metri dal lungomare, vede questo gigante immobile circondato ormai da erbacce ed in completa trascuratezza. Vetri rotti, probabilmente mai bonificato dall’amianto presente all’interno dei vecchi vagoni, rifugio per molti senza tetto, tossici ed extracomunitari, quel relitto è attestato in un sito turistico che d’estate è frequentato da molta gente e da tanti bambini per la presenza, proprio lì, del Luna Park cittadino. Ovviamente nessuno ne parla, men che meno l’attuale sindaco di Giulianova, noto per la sua attività epistolare, che è il politico tra i più presenti a Palazzo (oltre quattro anni all’opposizione quando era capogruppo dei DS con Cameli sindaco (ora amico di coalizione), ancora più di quattro anni da vicesindaco con Ruffini a capo della Giunta ed attualmente da tre anni e qualche mese come responsabile numero uno dell’Esecutivo) e che possiamo annoverare tra i maggiori responsabili della mancata rimozione dei vagoni. Se nessuno ne rivendica la proprietà, non resta che chiamare un rottamatore (non Matteo Renzi) e far rimuovere quell’obbrobio, compresi i binari a terra. Costerà forse qualcosa, ma ne guadagnerebbe sicuramente l’ambiente circostante e la vista collettiva. 

Giulianova lì, 11 Settembre 2012

Riceviamo e trasmettiamo da Poveri Giuliesi

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