Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua presenta a Teramo la sua proposta di legge regionale alternativa in materia di Servizio Idrico Integrato
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Mercoledì 12 Dicembre, alle ore 17:30, presso il Centro di Documentazione Ambientale WWF “La Gramigna”, in via De Vincentiis (Edificio Croce Rossa) a Teramo, si svolgerà un incontro pubblico sulla proposta di legge regionale alternativa per il servizio idrico integrato.
Si tratta di un disegno di legge in linea con l’espressione dei 600.000 cittadini abruzzesi che il 12 e 13 giugno 2011 hanno decretato democraticamente l’acqua come bene comune non economico, poiché essenziale ed insostituibile.
La legge regionale attualmente in vigore sul Servizio Idrico Integrato risulta essere gravemente carente ed insoddisfacente, poiché interamente basata sull’art. 23bis del decreto Ronchi, abrogato dal Referendum popolare e rinnegato dalla sentenza del 20 luglio 2012 della Corte Costituzionale. Nonostante ciò, i vertici della Regione stanno procedendo con l’iter di approvazione della proposta di Regolamento di esecuzione della legge, tradendo così la volontà popolare.
Oltre questo, la particolare situazione gestionale che sta attraversando l’Abruzzo, tra disservizi, scandali e recupero crediti forzosi, richiede un cambiamento verso una gestione diversa, realmente pubblica e partecipata del bene comune acqua.
Organizzando appuntamenti di presentazione e di confronto in tutto il territorio abruzzese, vogliamo analizzare l’attuale situazione legislativa e gestionale della Regione Abruzzo del servizio idrico integrato per rilanciare l’iniziativa territoriale verso l’obiettivo della piena ripubblicizzazione del servizio.
Un rilancio che necessita di un rinnovato intreccio con tutte le forze di movimento, sociali, ambientaliste, politiche, sindacali ed istituzionali intenzionate a promuovere una gestione diversa, davvero partecipativa dei cittadini e dei lavoratori che garantisca un utilizzo del bene comune acqua davvero sostenibile e solidale.
La proposta di legge del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua:
Riconosce l’acqua come bene comune non economico, da gestire pertanto con finalità sociali ed ambientali, senza scopi di lucro; propone la trasformazione delle attuali Società per Azioni in Consorzi di Servizi Sociali o in Aziende Speciali, di cui saranno protagonisti i Comuni, per garantire la gestione dell’intero ciclo con criteri di efficacia, trasparenza, equità sociale e solidarietà ; prevede la ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in base ai bacini idrografici presenti nel nostro territorio, contro il criterio semplicistico di divisione in base al territorio provinciale; garantisce il diritto di ciascun individuo al quantitativo minimo vitale giornaliero, fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in 50 litri al giorno per persona, grazie all’istituzione di un fondo regionale per il diritto all’acqua; obbliga alla pubblicazione periodica dei dati sulla qualità dell’acqua sui siti web di ASL e ARTA, dei verbali e delle deliberazioni adottate da assemblee e consigli di amministrazione sull’albo e sui siti web di Regione e Consorzi, nonché la previsione di reali forme di partecipazione negli organi istituzionali tramite rappresentanti di cittadini, forze sindacali, associazioni ambientaliste e dei consumatori, affinché sia garantita la trasparenza nella gestione del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo.
Riconosce l’acqua come bene comune non economico, da gestire pertanto con finalità sociali ed ambientali, senza scopi di lucro; propone la trasformazione delle attuali Società per Azioni in Consorzi di Servizi Sociali o in Aziende Speciali, di cui saranno protagonisti i Comuni, per garantire la gestione dell’intero ciclo con criteri di efficacia, trasparenza, equità sociale e solidarietà ; prevede la ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in base ai bacini idrografici presenti nel nostro territorio, contro il criterio semplicistico di divisione in base al territorio provinciale; garantisce il diritto di ciascun individuo al quantitativo minimo vitale giornaliero, fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in 50 litri al giorno per persona, grazie all’istituzione di un fondo regionale per il diritto all’acqua; obbliga alla pubblicazione periodica dei dati sulla qualità dell’acqua sui siti web di ASL e ARTA, dei verbali e delle deliberazioni adottate da assemblee e consigli di amministrazione sull’albo e sui siti web di Regione e Consorzi, nonché la previsione di reali forme di partecipazione negli organi istituzionali tramite rappresentanti di cittadini, forze sindacali, associazioni ambientaliste e dei consumatori, affinché sia garantita la trasparenza nella gestione del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo.
Teramo lì, 10 Dicembre 2012
Riceviamo e trasmettiamo dal WWF Teramo
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