Autogol del stesso Partito Democratico
Un clamoroso autogol messo a segno dallo stesso Partito Democratico di Roseto degli Abruzzi che si propone nonostante tutto di portare in adozione entro il mese di Febbraio la Variante del Nuovo Piano Regolatore attualmente fermo in “commissione edile” che potrebbe a questo punto non essere più disponibile ad un parere favorevole dopo le decisioni Regionali. La proposta criticata da tutta la opposizione sinistra compresa, ha evidenziato al vaglio della Regione tutti i punti deboli ampiamente documentati dalle minoranze.
A rincarare la dose è lo stesso partito della Federazione della Sinistra che si esprime attraverso le parole del portavoce Marco Borgatti -”Il Partito Democratico ha incassato un secco parere sfavorevole dall'ufficio urbanistico della Regione Abruzzo sul nuovo PRG. Vengono accolte le tesi delle opposizioni che, in diverse occasioni - commenta Borgatti - hanno invitato i nostri amministratori a ritirarlo in quanto l'iter di adozione era contrario alle normative vigenti. Tale irregolarità è stata accertata dall'ufficio apposito regionale sull'urbanistica”- Questa situazione rimette in gioco le eventuali scelte del Partito Democratico che si trova oggi a dover fare i conti con la sinistra senza la possibilità di utilizzare il PRG come mezzo di campagna elettorale, dovendo suo malgrado accettare a questo punto il supporto di chi fino ad oggi è stato relegato ai margini della coalizione di centrosinistra senza poter prendere delle decisioni condivise. -”Il PD ha deciso ancora una volta da solo senza ascoltare i consigli di tutte le altre forze politiche ed ancora una volta ha commesso un grave errore che pagano i cittadini - continua Borgatti - Chi ci rimette sono i cittadini che pagano di tasca propria l'arroganza di un solo partito che ormai è chiuso in se stesso e sembra aver perso la bussola. L'ufficio urbanistico della regione ha dato torto al PD anche sulla commissione politica locale del Piano Regolatore. Tale commissione vedeva molti membri del Partito Democratico in conflitto d'interessi per coinvolgimenti personali o di parenti entro il 3° grado che, da soli dopo l'abbandono delle opposizioni, hanno dato parere favorevole al piano quando, secondo l'ufficio regionale, non dovevano partecipare al voto”-.
Queste irregolarità che sembrerebbero mettere la parola fine alla contesa sul PRG di Roseto degli Abruzzi non mancheranno di avere delle ripercussioni all'interno della coalizione di centrosinistra, e con molta probabilità potrebbero rimettere in discussione persino la scelta del candidato sindaco delle prossime amministrative -”Un doppio smacco per il Partito Democratico Rosetano a cui sono stati riconosciuti irregolarità normative sull'attuazione e sancisce definitivamente che in consiglio e commissioni molti membri del PD in conflitto d'interessi dovranno abbandonare la votazione. - conclude Borgatti - Questo fa si che il PD, in tema di PRG, passi dall'essere maggioranza ad essere minoranza. Un altro grave errore della nostra amministrazione”- Quindi una maggioranza che potrebbe non essere più tale senza l'apporto della sinistra. Una eventualità che rimetterebbe in gioco gli equilibri degli schieramenti fino ad oggi presenti.
A rincarare la dose è lo stesso partito della Federazione della Sinistra che si esprime attraverso le parole del portavoce Marco Borgatti -”Il Partito Democratico ha incassato un secco parere sfavorevole dall'ufficio urbanistico della Regione Abruzzo sul nuovo PRG. Vengono accolte le tesi delle opposizioni che, in diverse occasioni - commenta Borgatti - hanno invitato i nostri amministratori a ritirarlo in quanto l'iter di adozione era contrario alle normative vigenti. Tale irregolarità è stata accertata dall'ufficio apposito regionale sull'urbanistica”- Questa situazione rimette in gioco le eventuali scelte del Partito Democratico che si trova oggi a dover fare i conti con la sinistra senza la possibilità di utilizzare il PRG come mezzo di campagna elettorale, dovendo suo malgrado accettare a questo punto il supporto di chi fino ad oggi è stato relegato ai margini della coalizione di centrosinistra senza poter prendere delle decisioni condivise. -”Il PD ha deciso ancora una volta da solo senza ascoltare i consigli di tutte le altre forze politiche ed ancora una volta ha commesso un grave errore che pagano i cittadini - continua Borgatti - Chi ci rimette sono i cittadini che pagano di tasca propria l'arroganza di un solo partito che ormai è chiuso in se stesso e sembra aver perso la bussola. L'ufficio urbanistico della regione ha dato torto al PD anche sulla commissione politica locale del Piano Regolatore. Tale commissione vedeva molti membri del Partito Democratico in conflitto d'interessi per coinvolgimenti personali o di parenti entro il 3° grado che, da soli dopo l'abbandono delle opposizioni, hanno dato parere favorevole al piano quando, secondo l'ufficio regionale, non dovevano partecipare al voto”-.
Queste irregolarità che sembrerebbero mettere la parola fine alla contesa sul PRG di Roseto degli Abruzzi non mancheranno di avere delle ripercussioni all'interno della coalizione di centrosinistra, e con molta probabilità potrebbero rimettere in discussione persino la scelta del candidato sindaco delle prossime amministrative -”Un doppio smacco per il Partito Democratico Rosetano a cui sono stati riconosciuti irregolarità normative sull'attuazione e sancisce definitivamente che in consiglio e commissioni molti membri del PD in conflitto d'interessi dovranno abbandonare la votazione. - conclude Borgatti - Questo fa si che il PD, in tema di PRG, passi dall'essere maggioranza ad essere minoranza. Un altro grave errore della nostra amministrazione”- Quindi una maggioranza che potrebbe non essere più tale senza l'apporto della sinistra. Una eventualità che rimetterebbe in gioco gli equilibri degli schieramenti fino ad oggi presenti.
Roseto lì, 04 Febbraio 2011
Pubblicato sul Quotidiano La Città (Il Resto del Carlino Abruzzo)
Di Raffaele Di Bonaventura
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