riserva naturale

Lettera del Comitato della riserva Naturale Borsacchio
LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI COMUNALI DI ROSETO DEGLI ABRUZZI

È L’ORA DELLE DECISIONI IRREVOCABILI

(Consiglio Comunale del 15 dicembre 2011)

Carissimi ed Eccellentissimi Consiglieri Comunali di Roseto degli Abruzzi, siete oggi chiamati a prendere decisioni che incideranno profondamente ed irrevocabilmente sul nostro futuro e su quello dei nostri figli.

Per la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 15 dicembre 2011, è stata iscritta all’ordine del giorno la Proposta di Delibera di Consiglio n. 73 dell’08/11/2011, avente ad oggetto: “Riserva Naturale Guidata Borsacchio: proposta consigliare di riperimetrazione - provvedimenti”.

La proposta che siete chiamati ad approvare e che dovrebbe essere consegnata al Presidente della II Commissione Consiliare Permanente della Regione Abruzzo, è finalizzata a riperimetrare la Riserva Naturale del Borsacchio, escludendone vari chilometri di fascia costiera che comprendono la foce del torrente Borsacchio, circa metà della Pineta Mazzarosa e la foce del fiume Tordino.

Come a Voi ben noto, incombe sul nostro territorio e sul nostro mare costiero un gravissimo pericolo, costituito dalla MEDOIL GAS ITALIA spa, società del Gruppo britannico MEDITERRANEAN OIL & GAS Plc, che ha presentato un’istanza di permesso denominata “Villa Mazzarosa” per la ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma e in mare. Il progetto è stato pubblicato sul BURA in data 11/11/2011 e, da tale data, decorrono 45 giorni di tempo per presentare istanze, osservazioni, opposizioni o pareri.

Una volta terminato positivamente il procedimento autorizzativo, le trivelle della MEDOIL GAS ITALIA spa entreranno in azione, occupando le spiagge ed il mare di Roseto degli Abruzzi.
Proprio cosi! Con tutte le nefaste e immaginabili conseguenze per l’ambiente, per la salute, per la pesca, per l’agricoltura e per il turismo!

  • A tutto ciò esiste un rimedio? Abbiamo la possibilità di dire di no alla devastazione del territorio ed alla perdita irrimediabile delle nostre prospettive di benessere economico e sociale?

Grazie a Dio e grazie al nostro illuminato Legislatore Italiano il rimedio giuridico esiste.
Con Decreto Legislativo n. 128 del 29/06/2010, è stato inserito, all’articolo 6 del Codice dell’Ambiente (Decreto Legislativo n. 152 del 03/04/2006), il comma 17, che testualmente dispone: “Ai fini di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, all’interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtù di leggi nazionali, regionali o in attuazione di atti e convenzioni internazionali, sono vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui agli articoli 4, 6 e 9 della Legge 9 gennaio 1991, n. 9. Il divieto è altresì stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia marine dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette”.

È stato il Legislatore statale, l’anno scorso, su iniziativa del Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, ad inserire nel nostro ordinamento tale divieto assoluto, con la sostanziale adesione di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, all’indomani dei gravissimi eventi connessi allo sversamento di petrolio nel mare del Golfo del Messico, causato dalla piattaforma Deepwater di proprietà della compagnia petrolifera British Petroleum (BP).

Tutti noi conosciamo e ricordiamo le immagini del disastro ecologico che ha messo in ginocchio, oltre all’ambiente, anche l’economia dell’industria turistica dell’intera macroregione. Proviamo ora ad immaginare quali conseguenze un simile incidente potrebbe avere se avvenisse in un mare, poco profondo e sostanzialmente chiuso, come il nostro Adriatico.

Naturalmente, Eccellentissimi Consiglieri, la legge ci aiuta se anche Voi l’aiutate. La Riserva Naturale del Borsacchio costituisce un formidabile, insuperabile baluardo se Voi non ne riducete, per quanto riguarda la fascia costiera, la forza di contrasto alle attività di ricerca, prospezione ed estrazione degli idrocarburi. Le 12 miglia marine si misurano dalla costa, ma se Voi, oggi, decidete di sottrarre svariati chilometri di fascia costiera alla Riserva Naturale (per ragioni che non è dato individuare nella proposta di delibera, ma che comunque si comprendono fin troppo bene), domani, dinanzi al nostro mare di Villa Mazzarosa e di Cologna Spiaggia, ci ritroveremo tante trivelle, ed altrettante trivelle cominceranno ad operare su quel meraviglioso tratto di costa che fino ad oggi è stato protetto dalla Riserva Naturale. Gli stessi speculatori edilizi, che si vuole chiaramente favorire con l’odierna proposta di delibera consiliare, potrebbero rimanerne con le mani in mano e le pive nel sacco!

Un’ultima notazione.
  • Credete Voi che alla compagnia britannica MEDITERRANEAN OIL & GAS Plc lascerebbero fare tali attività sulle coste meridionali inglesi del Sussex o all’interno della nota regione turistica del Lake District?
Certo che no.
  • O forse credete che lo lascerebbero fare ad una compagnia petrolifera italiana?
I Britannici conservano gelosamente i loro gioielli, anche perché sanno che un territorio custodito attentamente produce ricchezza e benessere. Gli inglesi hanno ormai perso quasi tutto di quello che fu l’impero coloniale che riforniva di ogni bendidio i sudditi di Sua Maestà.
  • Vogliamo noi oggi, scioccamente, metterci al loro servizio?

Aspettiamo, fiduciosi e attenti, di conoscere le Vostre decisioni.

Per il Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio.

Avv. Fabio Celommi.

Roseto lì, 16 Dicembre 2011

Riceviamo e trasmettiamo dal Comitato della Riserva del Borsacchio

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