Festa di Città Per Vivere a Roseto degli Abruzzi 7 all'11 Agosto 2008 Arena 4 Palme

Festa di Città Per Vivere

Roseto degli Abruzzi 7 - 8 - 9 - 10 - 11 Agosto 2008 Arena 4 Palme e Piazze del Centro storico del Capoluogo e di Montepagano

Dalle onde del Mare Adriatico alle Colline incantate, alle sorgenti del Gran Sasso, ai Monti Gemelli, alla Bella Addormentata, alla Sibilla...”dove la neve nu nzì strugge mai”: alla fonte della cultura e della musica popolare abruzzese. I tempi della vita e del lavoro, i riti, le partenze, la poesia, i ricordi, i tanti balli di “Vola, Vola, Vola”... “...e tu, ritorna!”

Programma :

GIOVEDI 7 AGOSTO Arena 4 Palme
– ore 20.30: apertura della festa con l'intervento di Pio Rapagnà del Comitato Città per Vivere che parlerà delle iniziative assunte per la soluzione dei tanti problemi di Roseto (TARSU – TELECO - Antenne selvagge – Traffico, inquinamento, pista ciclabile e parcheggi – occupazione giovanile), dei referendum per ridurre i costi della politica e del difficile futuro della Regione Abruzzo dopo lo scandalo della Sanità.

- Organetti abruzzesi “ddù botte” saggio finale dei giovanissimi allievi del Maestro Renato Ruggieri

Il du botte è una piccola fisarmonica d'Abruzzo con mantice rosso, stridula e pettegola. E' stata inventata contro il malocchio e la malinconia. Sotto ogni tasto è una malalingua metallica in agguato, che appena prende aria, si sfoga contro tutti e sbatacchia canneti, sconvolge fienili e le colline si mettono per conto loro a ballare”. Spettacolo della Compagnia di Musica Popolare Abruzzese “A'SSALTARELLA”

Nasce a Civitella del Tronto dalla passione di alcuni giovani cultori della musica e del canto popolare dell'Abruzzo Ulteriore. Essa ha una intenzione genuina e profonda, che guarda al passato per recuperare una identità vivida, non per caso definita “forte e gentile”, che sappia parlare al presente e diventi punto di riferimento per le generazioni a venire. “So andato a la Muntagne, a la Sibilla, dove la neve nun zì strugge mai, e ho trovato la Caval Morella che nin zì doma e nun zì fa domare.

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