Roseto degli Abruzzi: La situazione politica del Partito Democratico

A dare la propria interpretazione e valutazione sulla scelta di candidare il Sindaco Di Bonaventura per le Regionali 2008 in Abruzzo e di seguito revocate dalla stessa dirigenza del PD, non è stata solo la PDL che naturalmente stà all'opposizione, ma anche le altre forze di Sinistra.

Se da un lato la PDL, gruppo di opposizione in Consiglio Comunale con un primo comunicato del 5 Agosto che titolava "Il “Sistema Roseto” si sgretola pezzo dopo pezzo" descive la situazione politica del Partito Democratico come un gruppo in continuo disfacimento, nel secondo rincara la dose descrivendo la vicenda come una messa in scena: "La sceneggiata del sindaco Di Bonaventura", dandone una visione di centrodestra, gli altri dall'altra parte non si esprimono in maniera diversa.

Ad esempio il gruppo della FGCI (Comunisti Italiani) freddamente liquida la situazione locale definendo tutto il sistema come se fosse legato ad una "logica di ricollocazione di personaggi politici che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini Rosetani", giudizio a dir poco lapidario.

Il gruppo di Azione Giovani non è da meno mettendo con un loro comunicato altra "legna sulla brace" nel già infuocato camino.

Ma cosa dicono i Consiglieri Avolio e Braca ?

In una lettera aperta la disamine del Consigliere Pasquale Avolio (Sinistra Democratica) è impietosa, asserendo che la scelta della candidatura di Di Bonaventura è stata un'abile mossa per spezzare le ultime forze del vecchio PDS confluito nel PD, si legge in un passaggio della lettera: "liberato di un ingombrante avversario politico decapitando anche l’insopportabile componente diessina che oppone le residue e velleitarie resistenze prima di diventare completamente centrista e vaticanista", ed al successivo rientro della candidatura il giudizio sia di Avolio che del Consigliere Braca Emidio è ancor più severo leggendo il solo titolo del comunicato si intuisce: "Quanta miseria nel Partito Democratico".

Non si esime l'On. Pio Rapagnà che infine da il suo verdett, sosenendo nel suo comunicato che il ritiro delle dimissioni dipenda da ben altri fattori :"il Sindaco sia stato "costretto" con l'uso della forza delle "convenienze" politiche, economiche e finanziarie, a ritirare le sue dimissioni."

Concludendo si può riassumere il tutto dicendo che il Partito Democratico non avrà vita facile nei prossimi tempi...!!!

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