Il giorno stesso della conferenza stampa tenutasi in sala di Giunta dal Sindaco Franco Di Bonaventura e dall'Ass. Ferdinando Perletta inerenti la “Notte Bianca”, torna a farsi sentire la voce della PDL attraverso una conferenza tenutasi presso la sede di Piazza della Libertà alle ore 12:00 a nome dei due consiglieri Dante Di marco ed Antonio Norante. I toni della conferenza sono stati di duro e critico giudizio nei confronti della motivazione che ha spinto il Sindaco a ritirare la candidatura alle Regionali del 2008 in Abruzzo. I due Consiglieri hanno definito la scelta della candidatura del primo Cittadino come una “sceneggiata” che ha solo fatto fare una brutta figura a tutta l'Amministrazione di Roseto degli Abruzzi.
Come si legge anche dal comunicato : -”Appena 20 giorni fa Di Bonaventura si era candidato alle regionali con annunci roboanti, affermando tra l’altro che avrebbe preso più voti di Chiodi e Ruffini, ma ora si è tirato indietro, cosa che gli altri due sindaci non hanno fatto. Ovviamente ha tentato di giustificarsi, ma non ha fatto altro che peggiorare questa figuraccia.”- Ma non solo la PDL ha emesso questa sentenza, molte sono state le voci di piazza che hanno messo in evidenza il fatto che l'attuale Sindaco non goda più dell'apprezzamento degli elettori, facendo sì che ad una riflessione sul possibile esito di un eventuale voto ne sarebbe uscito sconfitto, questo sarebbe il motivo alla base della revoca delle dimissioni.
Il comunicato della PDL continua : -”Il sindaco ha addirittura avuto il coraggio di affermare che ha revocato le dimissioni perché la gente vuole che continui ad essere il primo cittadino, ma la realtà è un’altra: testando il territorio, si è accorto che avrebbe racimolato pochissimi voti. Infatti, la sua pessima amministrazione ha creato malcontento nella cittadinanza che avrebbe significato la sua stroncatura politica. Altro che volontà dei rosetani. I cittadini, al contrario, si sono illusi di essersi sbarazzati di un sindaco che si è solamente impegnato per incrementare il caos urbanistico, non facendo nulla invece per porre rimedio a gravi problemi che attanagliano la nostra città come la disoccupazione, l’indebitamento crescente e il tangibile calo del turismo. Di Bonaventura, alla luce del suo pessimo operato, temeva giustamente che i cittadini lo avrebbero lasciato a piedi.”- Ma durante la conferenza i Consiglieri Dante Di Marco ed Antonio Norante hanno evidenziato alcuni aspetti specifici. A parlare per primo Dante di Marco che rimarca i motivi della perdita di consenso tra i cittadini del Sindaco, dovuta soprattutto alla mancata attuazione degli strumenti urbanistici quali l'adozione del PAN, la sospensione dello sviluppo delle aree artigianali, il rinvio dell'approvazione dl Piano Demaniale Marittimo, la mancanza del Piano Urbano del Traffico ed infine il PRG che giace nel cassetto da 11 anni. Norante invece pone in evidenza l'aspetto legato alla spaccatura interna al Partito Democratico, sostenendo che oltre alla lotta interna tra le due correnti principali vi siano oggi altre correnti autonome che porteranno ad una ulteriore frammentazione della maggioranza di centrosinistra. Tutto lascia presagire che nei prossimi giorni soprattutto in occasione del prossimo Consiglio di Giunta ci saranno di sicuro attriti che dovranno essere necessariamente appianati se l'Amministrazione di Roseto degli Abruzzi vorrà continuare il cammino fino a scadenza del mandato.
-----------------Pubblicato sul quotidiano "La Città "
Come si legge anche dal comunicato : -”Appena 20 giorni fa Di Bonaventura si era candidato alle regionali con annunci roboanti, affermando tra l’altro che avrebbe preso più voti di Chiodi e Ruffini, ma ora si è tirato indietro, cosa che gli altri due sindaci non hanno fatto. Ovviamente ha tentato di giustificarsi, ma non ha fatto altro che peggiorare questa figuraccia.”- Ma non solo la PDL ha emesso questa sentenza, molte sono state le voci di piazza che hanno messo in evidenza il fatto che l'attuale Sindaco non goda più dell'apprezzamento degli elettori, facendo sì che ad una riflessione sul possibile esito di un eventuale voto ne sarebbe uscito sconfitto, questo sarebbe il motivo alla base della revoca delle dimissioni.
Il comunicato della PDL continua : -”Il sindaco ha addirittura avuto il coraggio di affermare che ha revocato le dimissioni perché la gente vuole che continui ad essere il primo cittadino, ma la realtà è un’altra: testando il territorio, si è accorto che avrebbe racimolato pochissimi voti. Infatti, la sua pessima amministrazione ha creato malcontento nella cittadinanza che avrebbe significato la sua stroncatura politica. Altro che volontà dei rosetani. I cittadini, al contrario, si sono illusi di essersi sbarazzati di un sindaco che si è solamente impegnato per incrementare il caos urbanistico, non facendo nulla invece per porre rimedio a gravi problemi che attanagliano la nostra città come la disoccupazione, l’indebitamento crescente e il tangibile calo del turismo. Di Bonaventura, alla luce del suo pessimo operato, temeva giustamente che i cittadini lo avrebbero lasciato a piedi.”- Ma durante la conferenza i Consiglieri Dante Di Marco ed Antonio Norante hanno evidenziato alcuni aspetti specifici. A parlare per primo Dante di Marco che rimarca i motivi della perdita di consenso tra i cittadini del Sindaco, dovuta soprattutto alla mancata attuazione degli strumenti urbanistici quali l'adozione del PAN, la sospensione dello sviluppo delle aree artigianali, il rinvio dell'approvazione dl Piano Demaniale Marittimo, la mancanza del Piano Urbano del Traffico ed infine il PRG che giace nel cassetto da 11 anni. Norante invece pone in evidenza l'aspetto legato alla spaccatura interna al Partito Democratico, sostenendo che oltre alla lotta interna tra le due correnti principali vi siano oggi altre correnti autonome che porteranno ad una ulteriore frammentazione della maggioranza di centrosinistra. Tutto lascia presagire che nei prossimi giorni soprattutto in occasione del prossimo Consiglio di Giunta ci saranno di sicuro attriti che dovranno essere necessariamente appianati se l'Amministrazione di Roseto degli Abruzzi vorrà continuare il cammino fino a scadenza del mandato.
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