Pio Rapagnà

Dopo un periodo di incertezza, causato dagli eventi che hanno visto decapitare buona parte dell'Amministrazione Regionale, l'On. Pio Rapagnà è tenacemente motivato a portare a termine la campagna Referendaria. Dopo una breve pausa di sosta, riprende la raccolta delle firme per attivare la proposta di legge di iniziativa popolare per la “riduzione dei costi della politica”.

L'On. Rapagnà sostiene -“l'obiettivo è quello di raccogliere 25.075 firme di Cittadini su ognuno dei 5 referendum e 5.000 firme sulla Proposta legislativa di iniziativa popolare”-. Continua con l'indicare quale è lo scopo dell'iniziativa che porterebbe una piccola ma sostanziale “rivoluzione” in Regione, togliendo di mezzo, nel caso raggiungesse lo scopo prefissato una serie di Enti che assorbono ad oggi moltissime risorse economiche e continua dicendo -”I promotori dei quesiti referendari chiedono ai Cittadini di pronunciarsi “direttamente e personalmente” sulla abrogazione di consulenze esterne, collaborazioni, cariche e incarichi anche professionali, sullo scioglimento dell'Agenzia Sanitaria Regionale, sulla abrogazione delle Società di gestione a capitale pubblico di trasporto di persone e merci, sullo scioglimento dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo – ARSSA e dell'Azienda di Promozione Turistica (Aptr) “Abruzzo promozione turismo”- L'ambizioso obiettivo proposto è di sicuro un'impresa di difficile attuazione, ma come anzidetto porterebbe nell'eventualità di riuscita ad una vera e propria rivoluzione nell'assetto degli equilibri Politici Regionali.

Ma quali sono i quesiti ?

Di seguito l'On Rapagnà cita i quesiti:

1°) il divieto di conferire consulenze, cariche ed incarichi esterni da parte del Consiglio e della Giunta Regionale;

2°) lo scioglimento della agenzia sanitaria Regionale ASR Abruzzo;

3°) la riorganizzazione del trasporto pubblico regionale di persone e merci e la riforma delle Aziende e Società a capitale pubblico: ARPA, SANGRITANA , GTM , SAGA;

4°) lo scioglimento dell'azienda regionale per i servizi di sviluppo agricolo – ARSSA;

5°) lo scioglimento dell'azienda di promozione turistica - A.P.T.R.

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