1500 i feriti accertati nel terremoto in Abruzzo

Rassegna stampa da "La Città Quotidiano"

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Al momento sono oltre 1500 i feriti accertati, mentre è molto superiore ai 50 la cifra dei morti. Sono le cifre ufficiali fornite dalla commissione Grandi rischi nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme con il presidente della Regione Gianni Chiodi.
Il presidente della Regione ha confermato che l'ospedale civile dell'Aquila è stato evacuato, rimangono in degenza 20 malati che al momento non possono essere trasferiti per ragioni sanitarie; la struttura ospedaliera ha registrato ingenti danni e comunque non è in grado di garantire l'assistenza necessaria. Il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi, è poi tornato sul problema della prevedibilità degli eventi sismici, confermando che nessuna struttura di rilevazione di terremoti al mondo è in grado, allo stato, di prevedere un evento sismico. Si pensava che dopo il susseguirsi dello sciame sismico degli ultimi mesi, l'energia prodotta si fosse del tutto dissipata, ed invece questa probabilità è stata smentita dai fatti con la scossa della scorsa notte. Dalla scossa principale delle 3.32, sono state rilevate oltre 200 scosse che hanno interessato lo stesso territorio, di queste solo 20 sono state percepite dalla popolazione, il resto è stato registrato dai meccanismi sismografici. Franco Barberi ha poi aggiunto che l'unica cosa che si può prevedere è lo stato di vulnerabilità di un territorio e su questo territorio la condizione di vulnerabilità è molto alta. Dunque in futuro è necessario intervenire sul patrimonio edilizio vecchio e da costruire. Da domani, inoltre, hanno confermato i tecnici della commissione Grandi rischi inizierà la verifica dei danni da parte di una commissione di esperti che valuterà quali edifici da abbattere e quali da mantenere in vita con un'azione di ristrutturazione. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha poi confermato l'allestimento all'interno del perimetro del territorio comunale dell'Aquila di cinque campi per sfollati ed ha ribadito che allo stato ci sono in Abruzzo 10 mila posti letto a disposizione dei cittadini dell'Aquila e dei comuni del circondario investiti dal sisma. In qualunque struttura alberghiera della costa si vada, si verrà ospitati senza pagare.
e a cadere sono stati anche edifici moderni, allora vuol dire che c'é un problema sul controllo della qualità delle costruzioni. E' l'accusa che il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi, ha fatto a L'Aquila nel corso di una conferenza stampa. "Se è vero, come risulterebbe dalle prime informazioni, che anche edifici moderni, che avrebbero dovuto essere costruiti secondo la normativa antisismica, hanno subito danni irragionevoli - ha detto - ancora una volta si pone il problema del controllo sulla qualità delle costruzioni". La commissione, ha aggiunto Barberi, ha poi ribadito che "difendersi dai terremoti significa soltanto costruire con criteri antisismici e intervenire sugli edifici vecchi, mettendo in atto interventi strutturali che ne riducano la vulnerabilità". La priorità di questi interventi, ha concluso, va "alle strutture pubbliche strategiche (ospedali, scuole, edifici del governo) e mi dispiace dover sottolineare che neanche queste hanno ricevuto l'attenzione necessaria".
Una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, è stata avvertita mentre si teneva l’incontro.

18:07:49L'amara testimonianza e il racconto di Antonio Andreucci capo della redazione dell'ansa che ha vissuto il dramma del terremoto mentre salgono a 91 le vittime e sono destinate ad aumentare con il passare delle ore
Non è vero che capita sempre agli altri. Le tragedie che sentiamo e che ci fanno emozionare, colpendo le nostre sensibilità, non fanno differenze: aspettano dietro l'angolo e decidono di colpire chiunque, all'improvviso. Solo dopo ci accorgiamo che era destino.L'Aquila è una città che convive con i terremoti, ogni anno tantissime scosse, piccole, solo alcune vengono avvertite. Uno si sente immune, anche quando in poco tempo ne avvengono oltre cento e qualcuna é più forte delle altre. "Siamo abituati", dicevano, sorridendo e per farsi coraggio, i miei concittadini, e io con loro. Anche nell'ultima settimana, quando le scosse sono state di 3 e 4 gradi della scala Richter. Poi, domenica sera, in un'ora, tra le 22.30 e le 23.40, due scosse: di 3,9 e di 3,5 gradi. Solita cosa, ma la città ha paura, nei giorni precedenti sono state chiuse alcune scuole. C'é paura, qualcuno fa previsioni, ma non si pensa mai che può succedere di più. Invece arriva una scossa di 5,8 gradi. Alle 3.30, un boato sordo, prolungato, il letto che traballa, le urla: ci guardiamo in faccia io e mia moglie e, senza parlare, sgomenti, capiamo che è il terremoto, quello forte. Usciamo dalla camera e vediamo oggetti e mobili cadere, fuggiamo, attraversiamo in pigiama il corridoio, la sala e, una volta sulla porta, la scossa si placa. Scendere le scale o aspettare? Intanto, due anziani vicini di casa sono arrivati sul pianerottolo; altri del palazzo fanno lo stesso. Tutti bloccati sotto alle porte aperte: così dicono si debba fare. E così facciamo tutti. Non guardiamo cosa è accaduto dentro, non abbiamo la forza perché si ha la certezza che qualcosa di grande si è impadronita di noi e siamo in sua balia. Ci guardiamo e c'é chi piange per paura o per disperazione; e intanto arriva un'altra scossa forte. Decidiamo: appena finisce, scendiamo immediatamente in strada. Solo allora ci accorgiamo che dentro casa è il finimondo: mobili spostati, quadri rotti, credenze a terra, vetri dappertutto. In pochissimi secondi siamo sul piazzale. Siamo in tanti, tutti uguali, tutti impotenti avanti a una forza non controllabile e che non ci lascia fare previsioni. Con questo stato d'animo ci accorgiamo solo più tardi che sanguinano i piedi perché fuggendo siamo passati sopra i vetri, e che la testa e una spalla cominciano a gonfiarsi e a far male, per un mobile venutoci addosso durante la fuga. Le scosse proseguono, ma fuori si sentono di meno e uno crede di essere al sicuro. Tira quasi un sospiro di sollievo guardando i bambini che nella loro innocenza riescono a non spaventarsi. Casa è inagibile, eppure è in cemento armato, tutto il resto è da buttare, ma siamo vivi. Questa sensazione è simile a quella di altre coppie, di altre centinaia di persone che sono con noi sul piazzale. Ma davanti a noi, dentro quelle mura segnate, ci sono storie e affetti; e i pianti disperati fanno capire quanto ognuno di noi costruisca la sua vita anche con le piccole cose domestiche. Un pezzo di vita che va via. Sul piazzale siamo circa duecento, quasi tutti in pigiama. Dopo due ore di scosse si fanno calcoli per rientrare e prendere l'indispensabile: tra una scossa e l'altra passano almeno cinque-dieci minuti, allora uno per casa, si torna dentro. Un andirivieni pericolosissimo, ma che è dettato dalla voglia di andare avanti e non darla vinta al terremoto. Intanto i telefoni non funzionano e le figlie lontane - come i figli lontani degli altri - non sanno ancora. L'angoscia aumenta. Poi un poco di coraggio, un giro attorno al quartiere e si cominciano a scoprire storie ancora più tristi, fatte di bambini la cui vita si è interrotta sotto alle macerie. Di amici, colleghi, segnati molto più profondamente di noi. E, per assurdo, ci si deve sentire sollevati. Questa è la mia storia raccontata tra altre decine di scosse e il lavoro frenetico per il dovere di raccontare cosa accade. E' uguale a quella di migliaia di aquilani, di chiunque si sente al sicuro, fino a quando non capisce che così non è. Adesso deve cominciare la rinascita, raccontata altre volte per tragedie di altri. Ma quando il clamore sarà passato, resteranno le tragedie, quelle nostre che una volta erano solo degli altri. ( antonio.andreucci@ansa.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ).
"Per ora il bilancio ufficiale è di 91 vittime, ma è destinato a salire". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito nella sua informativa alla Camera sul terremoto de L'Aquila.
17:43:31 Rinviato grande fratello, speciale TG5-Matrix
Stasera cambia la programmazione di Canale 5 in seguito al terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo. Dopo il Tg5 delle 20.00, andrà in onda un'edizione speciale di Striscia la notizia cui seguirà una lunga diretta Tg5-Matrix. Lo comunica una nota di Mediaset. Nello studio di Matrix, Cesara Buonamici e Alessio Vinci commenteranno l'evolversi degli eventi con vari osservatori, giornalisti ed esperti. I servizi in diretta dall'Aquila saranno a cura di Toni Capuozzo e degli altri inviati del Tg5 e di Matrix accorsi sul posto fin dalle prime luci dell'alba. Italia 1 e Retequattro manterranno in prima serata la programmazione prevista, pronti a interrompere in qualsiasi momento le trasmissioni con finestre di news a cura di Studio Aperto e Tg4. La puntata di Grande Fratello prevista per questa sera è spostata a giovedì 9 aprile, salvo nuove esigenze informative legate ai tragici fatti in corso.

17:00:46 Chiodi invita cittadini a non usare vetture

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un accorato appello ai cittadini aquilani affinchè non utilizzino le automobili. Il traffico che si è creato nelle strade del capoluogo rende, di fatto, difficile se non impossibile l'arrivo di altri mezzi di soccorso.
Chiodi fa, quindi, affidamento sul senso di responsabilità della popolazione per cercare di non ostacolare la macchina dei soccorsi. Il presidente della Regione, Gainni Chiodi, invita pertanto chiunque a mettersi in viaggio solo in caso di estrema urgenza.

15:37:33 Il Premier Berlusconi: "Non restate nelle case lesionate. Non sappiamo se ci saranno altre scosse.Tendopoli per 20 mila persone"

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi è giunto nel capoluogo abruzzese sorvolando le varie zone colpite dal sisma. Una volta concluso il giro il premier ha tenuto una conferenza stampa insieme con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, il governatore della Regione Gianni Chiodi ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Guido Bertolaso. "In questo momento stanno operando quattro mila soccorritori e mille unità". Ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa alla caserma della Guardia di Finanza parlando della situazione dopo il terremoto nel capoluogo abruzzese.
"Ora le forze si stanno concentrando per estrarre le persone".
Tutti gli edifici pubblici sono inagibili all'Aquila. Ha proseguito, Berlusconi nel corso della conferenza stampa sottolineando che "da subito sono state mobilitate tutte le strutture" dello Stato. "Credo che si sia verificato un fenomeno di concentrazione immediata dei soccorsi", ha detto.
"Una cosa fondamentale che voglio dire è che nessuno verrà lasciato da solo".
E poi: "Per quanto riguarda la spesa economica non ci saranno problemi. Il governo ha già attivato il Fondo catastrofi europeo".
Mentre si teneva l’incontro con la stampa e parlava il premier Silvio Berlusconi c'é stata una scossa di terremoto.
"Non esistono dati scientifici per prevenire le scosse". Ha detto Berlusconi parlando delle voci che avrebbero preannunciato il terremoto. "C'é stata - prosegue - una riunione della commissione Grandi Rischi di cui fanno parte i maggiori esperti di ingegneria sismica in Italia. Ora bisogna pensare a risolvere la situazione e poi a come prevenire".
E poi ancora: "Ho ricevuto una telefonata di solidarietà da parte del presidente americano Obama e di quello russo Medvedev, così come da molti altri capi di Stato e di governo. Il messaggio che rivolgo ai cittadini dell'Aquila è quello di non restare nelle case lesionate ed invito tutti coloro che hanno la possibilità di raggiungere familiari e amici fuori dalla zona colpita dal terremoto a raggiungerli. Anche perché, ha aggiunto, "non c'é nessuno che possa dire che non ci saranno altre scosse nelle prossime ore o nei prossimi giorni".
Il Premier ha parlato delle tante telefonate di solidarietà giunte: "Mi ha chiamato il capo dell'opposizione Dario Franceschini augurandomi buon lavoro". Berlusconi si è poi trattenuto a L’Aquila per prendere atto della situazione oltre le notizie

15:05:02 Salgono a 92 il numero delle vittime per il terremoto di questa notte

Mentre si continua a scavare tra le macerie, sale a 92 il numero delle vittime accertate nel terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Quello degli sfollati potrebbe aggirarsi, compreso l'hinterland, intorno ai 70 mila; ancora incerto il numero di feriti e dispersi. VITTIME:I morti sono più di 90, secondo quanto hanno riferito i soccorritori.Il ministro dell'Interno, Maroni, al termine di un incontro con il capo della Protezione civile Bertolaso, ha assicurato che "gli sfollati saranno tutti sistemati in alberghi o nelle strutture che sono in corso di costruzione. Il tutto sarà fatto in tempi rapidi". SOCCORSI: Colonne di soccorsi stanno arrivando all'Aquila da tutta Italia. E' stato dato il via libera alla colonna mobile della Protezione civile del Comune di Roma. E' composta da oltre 60 uomini della Protezione civile tutti addestrati nel montaggio delle tende,ed è pienamente autonoma, essendo attrezzata con una cucina da campo, due tende da 70 posti, due bobcat, camion e i diversi attrezzi a mano. La sua destinazione è il campo sportivo Centi Colella, non lontano dall'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, dove verrà allestita una tendopoli. La Regione Lombardia ha già inviato una squadra di tecnici addetti alla verifica della situazione e all'organizzazione delle risorse sul campo, e ulteriori aiuti sono previsti per le prossime ore. La Protezione civile tra l'altro sta preparando il materiale per allestire una tendopoli per 250 persone e un posto medico avanzato con 7 operatori e tre automezzi. A breve dovrebbero inoltre partire 30 tecnici della Regione e di Arpa Lombardia per verificare l'agibilità degli edifici. Dall'Emilia-Romagna sono partiti 30 mezzi e 120 volontari coordinati dalla Protezione Civile regionale, mentre il Comune di Bologna organizzerà una raccolta di fondi. REAZIONI POLITICHE: Continuano le dichiarazioni di solidarietà dal mondo della politica; il presidente della Camera,Gianfranco Fini ha detto:"In questo momento l'Italia intera si stringe unita e commossa intorno ai nostri connazionali colpiti da questa tragedia". Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, ha dichiarato:"Lo Stato, il governo, sarà al fianco degli abruzzesi con tutte le strutture di cui dispone. Ma, soprattutto, con il cuore e l'impegno di tutti gli uomini delle Istituzioni". Mentre il leader dell'Udc, Pier Ferdinando ha detto: "In un momento come questo il governo ha tutta la nostra solidarietà e ha carta bianca per affrontare questa drammatica situazione".

12:35:39 Sale il numero dei morti. Cinquanta le vittime, tra loro, forse, anche un giovane universitario di Giulianova che risulta disperso nel crollo di una palazzina. Più di cinquantamila sfollati

Un giovane di Lucoli è morto subito dopo il terremoto dopo essersi ribaltato con la sua autovettura, mentre andava a cercare la madre: l'accaduto è stato confermato dal sindaco del piccolo comune dell'aquilano, Luciano Giannone. Il giovane, immediatamente dopo la scossa avvertita alle 3.32, è uscito di casa trafelato per andare a trovare la madre che abita nelle vicinanze, preoccupato per le sue condizioni di salute, ma dopo essere salito in auto ha perso il controllo del veicolo che si è ribaltato; il giovane è morto sul colpo.
"Il bilancio dei morti è pesante, si parla di oltre 50 vittime". Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, incontrando i giornalisti fuori la scuola ispettori della guardia di finanza rispondendo a chi gli chiede quale sia il bilancio dei morti. Tra le vittime teramane figurerebbe anche un giuliese del quale i genitori hanno perso le tracce da ieri

12:27:20 Evacuata la Provincia. Alle 13 Berlusconi incontra i giornalisti con Chiodi

Questa mattina alle ore 10 è stato evacuato il Palazzo di via Milli, sede della Provincia di Teramo. In via precauzionale e in attesa delle opportune verifiche, dopo che sono state rilevate alcune lesioni, si è deciso di chiudere temporaneamente la sede principale dell’ente. Intanto, da questa mattina, più settori sono impegnati per monitorare lo stato delle strade e in particolare quello dei ponti e dei viadotti e, inoltre, per compiere verifiche statiche sugli istituti superiori; al momento non sono state rilevate situazioni pericolose. E’ stata intanto chiusa per “caduta massi” la strada provinciale 44 che collega Fano Adriano a Prato Selva e la Provincia, su richiesta dell’Anas, sta controllando anche i ponti sulla statale 80. Nel Palazzo di via Capuani, sede dell’Assessorato alla viabilità, è stata costituita una sede operativa e un’unità di crisi; a questa sede operativa si può far riferimento per le comunicazioni urgenti, rimane attivo il centralino e il sito dell’ente www.provincia.teramo.it al quale si consiglia di far riferimento per gli aggiornamenti. Il presidente Ernino D’Agostino ha messo a disposizione della Protezione Civile mezzi e uomini per supportare le operazioni di soccorso nella provincia dell’Aquila. “Profondamente addolorati per la tragedia che ha colpito al cuore questa regione e tutta la comunità abruzzese – dichiara il Presidente – faremo tutto quanto è possibile per stare vicini e portare concreto aiuto ai fratelli aquilani mentre siamo impegnati a garantire il controllo e il monitoraggio del territorio provinciale per prevenire situazioni di pericolo. Ci siamo messi a disposizione della Protezione Civile e intanto lancio un appello agli operatori turistici della nostra costa e ai cittadini affinché vengano messi a disposizione degli alloggi in considerazione del fatto che in questo momento ci sono decine di migliaia di abruzzesi senza tetto”.

12:16:46 Non andate in autostrada!

Per consentire le verifiche tecniche ed agevolare i soccorsi a seguito del sisma che questa notte ha colpito l'Abruzzo sono attualmente disposte queste chiusure autostradali: - A24 Roma-L'Aquila nel tratto compreso tra Tornimparte e Assergi (in entrambe le direzioni) - A25 Roma-Pescara nel tratto compreso tra Sulmona e Bussi Popoli (in direzione di Pescara).

Il transito dei mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate è vietato sull'intera A24 e A25 e in particolare su quest'ultima autostrada, in direzione dell'A24, il divieto è esteso anche ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate nel tratto Bussi Popoli-Sulmona. Le autostrade sono percorribili per i soccorsi e il Gruppo Autostrade per l'Italia sta supportando gli interventi della Protezione Civile. Per agevolare i soccorsi, Autostrade per l'Italia invita a non mettersi in viaggio in direzione dell'Aquila e di lasciare le Aree di Servizio Colle Tasso sud, Civita sud e Valle Aterno est e l'area di Parcheggio Roviano sud a disposizione della Protezione Civile per l'accumulo dei mezzi di soccorso. Autostrade per l'Italia invita quanti sono in viaggio, a mantenersi aggiornati sulle condizioni di viabilità, rimanendo sintonizzati su Isoradio, oppure chiamando il Centro Infoviabilità, al numero 840 04 2121; notizie aggiornate sono disponibili anche sul sito internet.


12:04:05 Berlusconi alle 13 incontra la stampa

Prima di partire e attivarsi con la solidarietà volontaria dei singoli cittadini per le vittime del terremoto in Abruzzo è meglio attendere e coordinarsi con l'attività della Protezione Civile. Lo ha chiarito il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. " Soprattutto è meglio attendere per vedere esattamente cosa dobbiamo fare. Lo Stato c'é", ha detto il premier. A chi devono rivolgersi gli italiani che vogliono collaborare e aiutare? "Per il momento è meglio soprassedere" e capire cosa fare. Berlusconi alle ore 13 terrà una conferenza a L'Aquila con il presidente della Regione, Gianni Chiodi.

11:53:00 Salgono a 40 i morti del terremoto

Sono saliti a 40 i morti fin qui accertati per il sisma di stanotte nell'aquilano. In particolare, di questi: sei sono i morti a Paganica e 5 a Poggio Picenze. Ma il tragico conto è destinato salire viste le drammatiche condizioni dei centri storici colpiti dal sisma.Tra le vittime del terremoto ci sarebbe anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica , mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora. Lo rende noto il Servizio informazione religiosa (Sir) che cita don Dionisio Umberto Rodriguez Cuartas, direttore della Caritas dell'Aquila e parroco dei 5000 abitanti di Paganica. "Ci sono almeno tre morti in parrocchia - dice il sacerdote - e c'e' ancora tanta paura. Purtroppo il terremoto e' avvenuto di notte e fino alla luce del giorno non si e' potuto intervenire. Siamo tutti in strada e nel campo sportivo. Ora dobbiamo vedere come organizzare gli aiuti". Fonti della Caritas italiana riferiscono che sia andata distrutta anche la sede della locale Caritas diocesana.

Una scossa sismica di magnitudo tra 6 e 6,7 on epicentro Pizzoli, Scoppito, Barete, è stata avvertita alle 03.32 dalla popolazione dell'Aquila. di Teramo e di tutta l'Italia centrale, confermata la presenza di vittime. Oggi scuole chiuse a Teramo per ordine del Comune.La paura che da mesi accompagna la vita quotidiana degli Aquilani è riesplosa nuovamente. Lo sciame sismico degli ultimi mesi ha fatto registrare infatti quasi quaranta terremoti d'intensità variabile in quasi quattro mesi. Una media incredibile di un terremoto ogni tre giorni.


Gli ultimi terremoti con epicentro nella zona montana a Nord de L'Aquila, al confine con le montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sono stati avvertiti distintamente anche a Teramo, soprattutto negli edifici più alti.


Nel 1349 L' Aquila fu devastata da un violento terremoto ma fu nuovamente ricostruita.

Attorno alle 20,20, un violento sisma ha colpito in Emilia Romagna, nel Ravennate, con un'intensità compresa tra 4,5 e 5 della scala Richter.

La scossa ha avuto magnitudo 4.6, con epicentro tra i comuni di Forlì, Forlinpopoli e Castrocaro Terme, in provincia di Forlì, e di Faenza in provincia di Ravenna, la scossa che è stata avvertita questa sera in varie regioni dell'Italia centrale.

Moltissime le chiamate anche nelle Marche ai centralini dei pompieri di Pesaro, Urbino, Ancona e anche Senigallia, dove il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione, anche ai primi piani delle abitazioni.

La scossa è stata avvertita anche a Trieste

L'ipocentro ad una profondità di 28,2 km, quindi particolarmente profondo. Le verifiche della protezione Civile, insieme con Vigili del Fuoco e Prefetture, non segnalano danni a persone o cose.

Dopo la scossa di terremoto registrata a L'Aquila alle 22,48, in diverse zone della città sono partite chiamate a raffica al centralino dei Vigili del fuoco dell’Aquila. Molti cittadini hanno abbandonato le abitazioni in via precauzionale.

Le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli, Barete e Scoppito. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile non risultano danni a persone e cose. Il capoluogo abruzzese nei giorni scorsi è stato interessato da un intenso sciame sismico.

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