Il Comitato di Tutela della Val Tordino chiede un tavolo di incontro con le istituzioni per fare chiarezza sugli ultimi risvolti che stanno seminando scompiglio nella gestione dei rifiuti teramana
Nelle ultime settimane le cronache teramane si sono giustamente interessate di indagini, arresti, futuro della gestione di rifiuti. In un clima surreale si è appreso degli arresti e delle indagini che avrebbero portato gli interessi di pochi a concertare la realizzazione di un inceneritore nel territorio con procedure che sembrerebbero, così come presentate dalla stampa, assolutamente discutibili.
Non che lo si voglia, tutt’altro, ma non si capisce come dai proclami, gli annunci in pompa magna, i dibattiti e gli urgenti consigli comunali convocati per avallare, senza tanti scrupoli, progetti e metri cubi in continuo mutamento si sia passato al silenzio di tomba.
E’ notizia di pochi giorni (Il Centro — 12 ottobre 2010 pagina 13 sezione: TERAMO) che il presidente del Cirsu ha dichiarato che:”Lo spettro del fallimento non può essere del tutto escluso perché nel caso in cui i soci non volessero approvare la ricapitalizzazione, allora si valuterebbe la messa in fallimento !” Quindi colpi di scena e bolle di sapone ci hanno abituato a non avere più certezze né su quello che si dovrebbe fare (come la raccolta differenziata) né su ciò che non si sarebbe dovuto fare (come un tanto temuto inceneritore).
- Ci si chiede cosa è stato della programmazione provinciale dei rifiuti che prevedeva la realizzazione di un bioessiccatore già auspicato, anni fa, dalla precedente amministrazione provinciale?
- Che fine ha fatto il progetto di realizzazione della nuova discarica di Grasciano (Grasciano2)?
Non che lo si voglia, tutt’altro, ma non si capisce come dai proclami, gli annunci in pompa magna, i dibattiti e gli urgenti consigli comunali convocati per avallare, senza tanti scrupoli, progetti e metri cubi in continuo mutamento si sia passato al silenzio di tomba.
E’ notizia di pochi giorni (Il Centro — 12 ottobre 2010 pagina 13 sezione: TERAMO) che il presidente del Cirsu ha dichiarato che:”Lo spettro del fallimento non può essere del tutto escluso perché nel caso in cui i soci non volessero approvare la ricapitalizzazione, allora si valuterebbe la messa in fallimento !” Quindi colpi di scena e bolle di sapone ci hanno abituato a non avere più certezze né su quello che si dovrebbe fare (come la raccolta differenziata) né su ciò che non si sarebbe dovuto fare (come un tanto temuto inceneritore).
- Per questo il CTVT crede necessario un tavolo di incontro tra le organizzazioni ambientaliste del territorio, i cittadini e le istituzioni nel quale si possano avere indicazioni sul futuro della gestione dei rifiuti, sciogliere indugi e malintesi forse casuali o costruiti ad arte.
- Noi del CTVT continuiamo a lavorare dietro le quinte, ma non in segreto, solo al riparo dai clamori di cui è pieno il palcoscenico di questo teatrino dove si susseguono notizie di clamorosi arresti, di un servizio di raccolta dei rifiuti che si ferma e che paralizza le nostre città, di debitori eccellenti e di improvvisi ravvedimenti.
- A giugno, associate ed associati, hanno inviato un esposto alla Procura, alla Prefettura, all’Arta e alle Istituzioni competenti, per segnalare le gravi difficoltà dei cittadini causati dai cattivi odori che, come hanno accertato i vari sopralluoghi dell’ARTA, provengono dagli impianti Cirsu.
Il Presidente
Giuliano Di Berardino
Per ulteriori informazioni:
cell. 347-8161249
comitatovaltordino@tiscali.it
Roseto lì, 14 Ottobre 2010
Riceviamo e trasmettiamo dal Comitato Val Tordino
Contrada Santa Croce 41 – 64024 Notaresco (TE)
Email comitatovaltordino@tiscali.it
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