Acerbo difende la riserva Borsacchio
Sembrava cosa fatta la riperimetrazione della riserva Borsacchio, ma al momento della discussione sono state depositate centinaia di emendamenti da parte del Consigliere Regionale Maurizio Acerbo tanto da dissuadere la maggioranza a continuare la discussione oltre la mezzanotte. Questo ha causato un ritardo considerevole che ha portato la dibattito ben oltre i tempi stabiliti. A tuonare contro il rappresentante di Rifondazione è stato lo stesso proponente della modifica della legge istitutiva il Consigliere Berardo Rabuffo (Fli) -”L’atteggiamento del Consigliere Maurizio Acerbo è puramente ideologico e si traduce nella volontà di conservare una situazione di fatto ingiusta che penalizza i residenti e le numerose attività turistiche presenti nella zona. - continua Rabuffo - Sul disegno di legge si sono espressi i cittadini, le varie associazioni, i comuni di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo e la Giunta Regionale per tramite del dirigente del settore competente e dell’assessore”-.
Ma non sembra pensarla allo stesso modo Acerbo che durante la seduta non si è perso d'animo ed ha continuato a difendere la legge istitutiva della riserva ad oltranza, contro chi a suo avviso ha interessi di “mera speculazione edilizia”. In effetti durante la seduta sono emerse delle situazioni non molto “limpide” che hanno insospettito anche alcuni altri esponenti della minoranza ed indotto ad un tentativo di mediazione tra le parti nell'intento di trovare una base di incontro che mettesse d'accordo tutti, da una parte i rappresentanti del Comitato della Riserva che sono disponibili a concedere una “zonizzazione” specifica per le attività ricettive che li assimili alle stesse regole del prg vigente ma senza toccare il perimetro della riserva, dall'altra i gestori delle attività ricettive che vogliono “uscire” dalla riserva del Borsacchio “a tutti i costi”. Ma è proprio questa posizione intransigente da parte dei rappresentanti di Fli che ha solleticato la curiosità di alcuni esponenti del PD quali Franco Caramanico e dell'Italia dei Valori con Cesare D'Alessandro, a tal punto da spingere i Consiglieri nel chiedere degli ulteriori chiarimenti in merito alla vicenda, valutandone con attenzione gli aspetti meno evidenti. La discussione è stata rinviata alla prossima assise regionale, solo in quella sede sapremo se l'attività di mediazione che vede contrapposti i Campeggiatori da una parte e il Comitato della Riserva dall'altra sarà andata a buon fine.
Ma non sembra pensarla allo stesso modo Acerbo che durante la seduta non si è perso d'animo ed ha continuato a difendere la legge istitutiva della riserva ad oltranza, contro chi a suo avviso ha interessi di “mera speculazione edilizia”. In effetti durante la seduta sono emerse delle situazioni non molto “limpide” che hanno insospettito anche alcuni altri esponenti della minoranza ed indotto ad un tentativo di mediazione tra le parti nell'intento di trovare una base di incontro che mettesse d'accordo tutti, da una parte i rappresentanti del Comitato della Riserva che sono disponibili a concedere una “zonizzazione” specifica per le attività ricettive che li assimili alle stesse regole del prg vigente ma senza toccare il perimetro della riserva, dall'altra i gestori delle attività ricettive che vogliono “uscire” dalla riserva del Borsacchio “a tutti i costi”. Ma è proprio questa posizione intransigente da parte dei rappresentanti di Fli che ha solleticato la curiosità di alcuni esponenti del PD quali Franco Caramanico e dell'Italia dei Valori con Cesare D'Alessandro, a tal punto da spingere i Consiglieri nel chiedere degli ulteriori chiarimenti in merito alla vicenda, valutandone con attenzione gli aspetti meno evidenti. La discussione è stata rinviata alla prossima assise regionale, solo in quella sede sapremo se l'attività di mediazione che vede contrapposti i Campeggiatori da una parte e il Comitato della Riserva dall'altra sarà andata a buon fine.
Roseto lì, 23 Marzo 2011
Pubblicato sul Quotidiano La Città (Il Resto del Carlino Abruzzo)
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