Lo stato delle manutenzioni delle spiaggie libere a Roseto degli Abruzzi

Via Makarska fronte mare
Capitava a volte di vedere la spiaggia libera ricolma di gente che non voleva o non poteva solcare quella gestita dai balneatori, che amava andare nelle zone dove non c'erano i soliti ombrelloni con lettini o sdraio, passerelle e quant'altro, ma solo sabbia e mare. Oggi lo stato di abbandono delle spiagge libere è evidente e di gente che vi sosta sempre meno, ma non tanto per il piacere di stare in queste spiaggie, molto dipende dallo stato di mancata pulizia e manutenzione, soprattutto nelle zone “sensibili” dove maggiore è la necessità di tutelare gli interessi del cittadino. Peggio quando ad essere abbandonata è una delle zone sotto i riflettori come quella fronte via Makarska, dove erbacce e sterpaglie regnano sovrane nonostante ci sia stata molta attenzione da parte degli ecologisti che hanno fortemente criticato da anni, la crescita abnorme dei palazzi e dei residence in questa zona vicinissima alla riserva Borsacchio. Molti dei cittadini in questi giorni di inizio luglio si sono chiesti il perchè del ritardo nell'eseguire le dovute manutenzioni. Forse c'è un ritardo delle imprese preposte? Oppure un'altra ipotesi che il Comune non abbia sufficienti operatori o peggio mancano “i fondi”? Fino ad oggi nulla si mosso, anche in considerazione del fatto che il Comune di Roseto degli Abruzzi ha molto da gestire e c'è molto lavoro da fare. C'è da chiedersi come sia possibile che una Cittadina come Roseto degli Abruzzi che conquista di anno in anno la “Bandiera Blu” facendone vanto nelle manifestazioni e conferenze e vantando numerose certificazioni di “buona gestione” non sia sensibile al decoro di queste zone ad alta ricettività turistica! A volte capita di essere in ritardo, forse in questo caso c'è un semplice difetto di organizzazione, ma spesso l'abitudine ad essere in ritardo nelle opere pubbliche cela ben altri problemi. Forte la lamentela dei cittadini è mossa dal desiderio di tornare protagonisti, di una comunità che si ponga ai vertici delle città a vocazione turisticha nella qualità di servizio. Un desiderio non solo di carta, ma nel reale mondo dei fatti.


Tratto dal quotidiano "La Città"
di Raffaele Di Bonaventura

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1 Commenti

  1. Ciao TakedSon, come và? Spero tutto bene per te. Buon lavoro. Un abbraccio e un buon fine settimana.

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