A parlare per primo l'Ass. Frattari con l'esposizione dell'iter burocratico che ha portato alla fase di adozione prevista per il prossimo Consiglio dell'8 ottobre 2008, continuando si esprime sulle superfici edificabili -”attraverso un criterio di perequazione i diritti edificatori della zona centrale saranno spostati a nord ed a sud della riserva”- Dopo un breve contributo del Sindaco, interviene nel presentare il piano il Prof. Nigro che illustra tutto il percorso di studio della Riserva Borsacchio che ha portato alla progettazione definitiva, ed aggiunge -”questo lavoro è frutto di una collaborazione con una serie di specialisti, attraverso un percorso interdisciplinare”- Sono state presentate le numerose tavole attraverso le immagini di un proiettore, gli interventi dei diversi tecnici si sono protratti per oltre due ore descrivendo sia la parte storica che tecnica delle scelte, ma ad un tratto tra il pubblico un cittadino ha sollecitato il Sindaco nel concludere l'esposizione per dare modo alla gente di intervenire.
Ad iniziare il Sig. Sbrolla Franco che dopo un riepilogo storico conclude -”Il principio che ha ispirato il progetto con l'indicazione che in questa zona della Riserva non ci sarebbero stati aumenti di cubatura non è stato rispettato, questo strumento prevede la realizzazione di oltre 50.000 mq di edificato, la massiccia edificazione nel territorio sta minando il delicato equilibrio dell'ecosistema, noi respingiamo questo PAN”- Nella concitazione dei molti presenti interviene l'Ing. Alberto Rapagnà che presa la parola -”Questo progetto ha disatteso le indicazioni iniziali, chiunque vorrà intervenire dovrà passare attraverso la richiesta di un parere tecnico del progettista, questo darà adito a delle disparità clientelari. Faccio l'esempio di Villa Pomante che nonostante sia un'area di verde vincolato oggi ne viene cambiata la destinazione d'uso.”- L'intervento scalda gli animi dopo la dichiarazioni dell'Ing. Rapagnà, (C'è da precisare che molte delle dichiarazioni dell'Ing. sono presenti nel sito www.albertorapagna.it).
Segue l'intervento il dott. Spina che ricorda che un tecnico si attiene a quello che gli è stato detto dal committente e cioè l'Amministrazione, la linea economica della proposta non è chiara e l'idea della cooperativa sociale debole. Si avvicenda al podio l'Avv. Fabio Celommi che sostiene alcuni punti -”La proposta non è conforme agli impegni presi di fronte alla cittadina con la previsione di oltre 50.000mq di edificato, il progettista ha risposto alla committenza non alla cittadinanza il comitato è contrario a questa proposta.”- Non manca il contributo di Braca Emidio che chiede al Prof. come mai non sono stati traslati fuori del perimetro della riserva i diritti edificatori. Interviene anche l'Ing. Rocci -”Il territorio di Roseto è molto diverso dal passato, bisogna valutare quali sono le effettive risorse disponibili.”-
Riprende il Prof. Nigro -”A chi mi chiede di traslare l'edificabilità fuori del perimetro ricordo che il mandato mi conferisce potere solo all'interno del perimetro della Riserva ed i mq edificabili sono 38.000. Comunque sia se non sarà possibile la perequazione non ci sarà neppure il ripascimento delle dune.”- Continua il Segretario Provinciale di RC Elisa Braca -”Il PAN proposto è intercomunale abbracciando il territorio di Roseto e Giulianova, per quanto attiene al Comune di Giulianova la porzione interessata ha subito un cambio di destinazione d'uso dopo le dimissioni del Sindaco Ruffini, attraverso una delibera di Giunta firmata alle 17:45 del 14 Agosto 2008 senza passare in Consiglio Comunale. In quell'area dove era previsto un parco di vede attrezzato attraverso la delocalizzazione del depuratore, oggi viene proposta la possibilità di realizzare un albergo al posto del depuratore.”- La conferenza per la presentazione del PAN non ha soddisfatto i numerosi cittadini intervenuti in sala che hanno bocciato le indicazioni proposte dal Prof. Nigro, ritenendole un semplice stratagemma per edificare all'interno della riserva, attraverso due zone ai margini del perimetro ed edifici di piccola dimensione e di altezza limitata nella zona centrale adiacente alla Nazionale Adriatica. Difficile capire quali saranno gli sviluppi politici, certo è che la Sinistra compreso i Verdi hanno rigettano questa proposta. Attendiamo il Consiglio dell' 8 ottobre 2008 che dovrebbe adottare lo strumento.
0 Commenti