Una grande Casa della Solidarietà

Riceviamo e trasmettiamo dall'On. Pio Rapagna

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Movimento degli Inquilini Abruzzesi Mia Casa
Roseto degli Abruzzi, 18.5.2009

Iniziativa degli Inquilini abruzzesi: “Una grande Casa della Solidarietà”


Nella Provincia di L'Aquila 6.870 abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica gestite dall'ATER-ex-IACP e dai Comuni sono state costruite dagli anni '70 in poi in zone classificate sismiche sin dal 1962 e comprendenti 49 Comuni di prima categoria e 59 Comuni di seconda categoria (su un totale di 108 Comuni). Una successiva classificazione dei Comuni sismici, modificata con il Decreto Ministeriale del 14 luglio 1984, non è stata completamente recepita dalla Regione Abruzzo.

Di tali abitazioni “pubbliche” circa 4.000 sono rimaste danneggiate, lesionate ed in parte irrimediabilmente distrutte a seguito del terremoto, nella gran parte ubicate nel Comune di L'Aquila e in diversi altri Comuni vicini all'epicentro del sisma. 5.800 abitazioni realizzate da Cooperative, Consorzi, Enti previdenziali e professionali (circa 1.300 abitazioni di proprietà Inail, Inps, Inpdap, Incis, Banche e Istituti di Credito), molte delle quali completamente o in parte riscattate dagli assegnatari ed altre gravate da mutui, anche ipotecari hanno subito la stessa drammatica sorte: questi alloggi pubblici, gravemente danneggiati o interamente distrutti dal terremoto, DOVRANNO ESSERE RICOSTRUITI, RECUPERATI E MESSI IN SICUREZZA.

Altri alloggi di edilizia popolare ed ex-GESCAL, situati in zone non direttamente interessate dal sisma del 6 aprile hanno riportato, oltre che lesioni e distacco dei tamponamenti, danni strutturali anche seri, come si è verificato, tra gli altri, per esempio nelle Città di Avezzano e Sulmona e nei Co0muni capoluogo di Chieti e Teramo.

LA RICOSTRUZIONE, L'AMPLIAMENTO E LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ALLOGGI PUBBLICI E POPOLARI deve avvenire in tempi certi, poiché, con il rinvio della approvazione del Piano casa da parte del Governo, potrebbe accadere che i 63 milioni di euro di fondi pubblici (in parte recuparati dalla ex-GESCAL e dalla Cassa Depositi e Prestiti), già assegnati alla Regione Abruzzo dalla Conferenza Stato-Regioni, possano addirittura “svanire nel nulla”.

Per questo il Mia Casa chiederà un incontro congiunto con il Presidente della Giunta Regionale Chiodi, con il Sindaco dell'Aquila Cialente, con il responsabile della Protezione Civile Bertolaso.

A tale proposito Pio Rapagnà – nel corso dell'Assemblea pubblica del Mia Casa tenutasi Sabato scorso a Pescara presso la Sala del Consiglio Comunale - ha dichiarato:

Sono stati proprio gli Amministratori della cosa pubblica, con i Piani Regolatori e le concessioni edilizie, ad avere consentito di costruire, senza controlli adeguati, edifici residenziali pubblici e abitazioni private in ZONE SISMICHE (classificate a volta di PRIMA, a volta di SECONDA CATEGORIA). Le drammatiche conseguenze dell'ultimo evento sismico risultano aggravate da incuria, imprevidenza, diffuso disprezzo delle regole, della sicurezza dei cittadini e del comune patrimonio abitativo, storico e culturale. Istituiamo una “Borsa di studio” a favore di studenti della Facoltà di Ingegneria dell'Aquila che intendano svolgere una tesi di ricerca sulla situazione del Patrimonio abitativo pubblico economico e popolare della Regione Abruzzo, delle ATER e dei Comuni, alla luce di una ipotesi di ricostruzione, recupero, riqualificazione e messa in sicurezza antisismica”.

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