Vittorio Sgarbi: troppo cemento in via Makarska a Roseto degli Abruzzi
L'arrivo di Vittorio Sgarbi รจ stato accolto come un vero e proprio evento mondano, tanto che l’Hotel Roses in viale Makarska ha visto la presenza di un folto pubblico, ma solo alcuni dei politici hanno raccolto l'invito di cui unico personaggio di spicco presente del centrodestra il Senatore Paolo Tancredi e per l'Amministrazione rosetana l'Ass. al Turismo Antonio Porrini. L'incontro previsto per le 18:30 si รจ protratto per circa due ore, ma la lunga attesa sembra non aver impensierito oltremodo il pubblico che nonostante il cielo plumbeo, un'arietta tutt'altro che estiva e qualche accenno di pioggia hanno comunque accolto calorosamente il personaggio politico-televisivo con una specie di ovazione. A condurre la serata il noto giornalista William Di Marco che ha dato spazio ad alcuni interventi di saluto aprendo l'incontro per la presentazione del libro “L’italia delle meraviglie – edito da Bompiani”.
La prima ad intervenire รจ stata Sabrina Di Stefano promotrice dell'evento e subito dopo il Senatore Paolo Tancredi con un rapido commento del libro.
Dopo una doverosa presentazione del volume, primo di una serie dedicata alle meraviglie d'Italia e successivamente dello stesso scrittore e critico d'arte da parte del conduttore Di Marco, Vittorio Sgarbi non perde un attimo ed in una prima battuta interviene con durissime affermazioni contro quella che definisce una “cementificazione selvaggia” riscontrata durante il percorso che lo ha condotto al luogo d'incontro nella zona litoranea, soprattutto nei confronti dell'edificio che fronteggia il sontuoso albergo che ha ospitato l'evento, un giudizio inappellabile sull'urbanizzazione di Via Makarska definita “priva di qualsiasi gusto architettonico” nonchรฉ ambientale. Ma il vero protagonista รจ il volume che si articola in una serie di percorsi nell'immenso panorama artistico ed architettonico della nostra penisola, in una continua scoperta di luoghi ed opere che rendono l'Italia un paese “unico”, che spesso come commenta Sgarbi, non รจ valorizzato a sufficienza e in molte occasioni addirittura dimenticato.
Un doveroso passaggio sulla necessitร di riscoprire i tesori d'Abruzzo che renderebbero giustizia ad una ricchezza non sempre tutelata come dovrebbe. Ma a dettare legge, le prepotenti gocce di pioggia che incuranti dell'evento hanno deciso comunque di essere protagoniste ed hanno spinto il critico ad una veloce conclusione ed i molti cittadini in una celere ritirata all'interno del salone dell'albergo, con la classica conclusione della rituale firma e la dedica del libro.
Pubblicato sul quotidiano La Citta
di Raffaele Di Bonaventura
La prima ad intervenire รจ stata Sabrina Di Stefano promotrice dell'evento e subito dopo il Senatore Paolo Tancredi con un rapido commento del libro.
Dopo una doverosa presentazione del volume, primo di una serie dedicata alle meraviglie d'Italia e successivamente dello stesso scrittore e critico d'arte da parte del conduttore Di Marco, Vittorio Sgarbi non perde un attimo ed in una prima battuta interviene con durissime affermazioni contro quella che definisce una “cementificazione selvaggia” riscontrata durante il percorso che lo ha condotto al luogo d'incontro nella zona litoranea, soprattutto nei confronti dell'edificio che fronteggia il sontuoso albergo che ha ospitato l'evento, un giudizio inappellabile sull'urbanizzazione di Via Makarska definita “priva di qualsiasi gusto architettonico” nonchรฉ ambientale. Ma il vero protagonista รจ il volume che si articola in una serie di percorsi nell'immenso panorama artistico ed architettonico della nostra penisola, in una continua scoperta di luoghi ed opere che rendono l'Italia un paese “unico”, che spesso come commenta Sgarbi, non รจ valorizzato a sufficienza e in molte occasioni addirittura dimenticato.
Un doveroso passaggio sulla necessitร di riscoprire i tesori d'Abruzzo che renderebbero giustizia ad una ricchezza non sempre tutelata come dovrebbe. Ma a dettare legge, le prepotenti gocce di pioggia che incuranti dell'evento hanno deciso comunque di essere protagoniste ed hanno spinto il critico ad una veloce conclusione ed i molti cittadini in una celere ritirata all'interno del salone dell'albergo, con la classica conclusione della rituale firma e la dedica del libro.
Pubblicato sul quotidiano La Citta
di Raffaele Di Bonaventura
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