Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano
Il CiclAT, Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, deve, purtroppo, rilevare che dopo l'incidente mortale che è costato, meno di un mese fa, la vita ad un giovane ciclista di Bellante, nulla sulle strade della Provincia di Teramo è cambiato. Nei scorsi giorni altri incidenti hanno visto ciclisti protagonisti, in particolare a Tortoreto, dove un giovane sportivo è caduto a causa del manto stradale dissestato, e a Pineto dove un'anziano ciclista è stato investito ed ora versa in gravi condizioni.
La cattiva manutenzione delle strade, unita al mancato rispetto delle regole del condice della strada, è una delle principali cause di incidenti che vedono protagonisti i ciclisti, utenti della strada che per la loro "vulnerabilità" sono più soggetti a riportare gravi conseguenze da incidenti anche di piccola entità.
Ma il fatto grave, che questo Coordinamento non si stancherà mai di sottolineare, è che continua ad essere violata, da parte di Enti ed organismi pubblici, la norma del codice della strada che impone la realizzazione, in caso di nuova costruzione e/o di manutenzione di strade, la realizzazione, in adiacenza, di percorsi ciclabili.
In particolare le rotonde che in diversi punti del territorio provinciale sono state realizzate o sono in progetto sono tutte fuori legge, con buona pace del rispetto della legalità, in quanto non prevedono le corsie ciclabili che favorirebbero il transito dei ciclisti.
Va ricordato che il 75% degli incidenti che occorrono ai ciclisti avviene in prossimità delle intersezioni stradali ed il 25% degli incidenti che accadono nelle rotatorie interessano le biciclette, biciclette che, nel 68% dei casi, si trovavano all'interno della rotatoria e, quindi, avevano la precedenza.
Molti di questi incidenti hanno esiti mortali e basterebbe poco per adeguare le rotatorie, ma anche le strade, a quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del Codice della Strada. Il fatto che la normativa non preveda sanzioni a carico degli Enti inandempienti non pone al riparo gli stessi da eventuali azioni legali, in sede civile e penale, di chi viene coinvolto in incidenti e riesca a dimostrare la colpa dell'amministrazione.
Pertanto il Coordinamento chiede ad ANAS, Provincia e Comuni di adeguare, da subito, le opere stradali in via di realizzazione, prima di tutte la rotonda tra la S.S. 16 e la Provinciale del Salinello, che pur essendo progettata a norma è stata modificata in corso d'opera eliminando l'anello ciclabile, e di modificare secondo la legge i progetti in itinere.
Chiede, inoltre, alla Regione Abruzzo di accellerare l'iter di approvazione della legge regionale sulla mobilità ciclistica inserendo, in tale norma, una sanzione a carico degli Enti che non rispetteranno la normativa nazionale.
La cattiva manutenzione delle strade, unita al mancato rispetto delle regole del condice della strada, è una delle principali cause di incidenti che vedono protagonisti i ciclisti, utenti della strada che per la loro "vulnerabilità" sono più soggetti a riportare gravi conseguenze da incidenti anche di piccola entità.
Ma il fatto grave, che questo Coordinamento non si stancherà mai di sottolineare, è che continua ad essere violata, da parte di Enti ed organismi pubblici, la norma del codice della strada che impone la realizzazione, in caso di nuova costruzione e/o di manutenzione di strade, la realizzazione, in adiacenza, di percorsi ciclabili.
In particolare le rotonde che in diversi punti del territorio provinciale sono state realizzate o sono in progetto sono tutte fuori legge, con buona pace del rispetto della legalità, in quanto non prevedono le corsie ciclabili che favorirebbero il transito dei ciclisti.
Va ricordato che il 75% degli incidenti che occorrono ai ciclisti avviene in prossimità delle intersezioni stradali ed il 25% degli incidenti che accadono nelle rotatorie interessano le biciclette, biciclette che, nel 68% dei casi, si trovavano all'interno della rotatoria e, quindi, avevano la precedenza.
Molti di questi incidenti hanno esiti mortali e basterebbe poco per adeguare le rotatorie, ma anche le strade, a quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del Codice della Strada. Il fatto che la normativa non preveda sanzioni a carico degli Enti inandempienti non pone al riparo gli stessi da eventuali azioni legali, in sede civile e penale, di chi viene coinvolto in incidenti e riesca a dimostrare la colpa dell'amministrazione.
Pertanto il Coordinamento chiede ad ANAS, Provincia e Comuni di adeguare, da subito, le opere stradali in via di realizzazione, prima di tutte la rotonda tra la S.S. 16 e la Provinciale del Salinello, che pur essendo progettata a norma è stata modificata in corso d'opera eliminando l'anello ciclabile, e di modificare secondo la legge i progetti in itinere.
Chiede, inoltre, alla Regione Abruzzo di accellerare l'iter di approvazione della legge regionale sulla mobilità ciclistica inserendo, in tale norma, una sanzione a carico degli Enti che non rispetteranno la normativa nazionale.
Riceviamo e trasmettiamo il comunicato del CiclAT
Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano - www.abruzzoinbici.it
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