Enio Pavone attacca nuovamente l'Amministrazione di Roseto degli Abruzzi
I gruppi consiliari di opposizione nel consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi e l’Udc giudicano in maniera fortemente negativa l’assenza del Sindaco nella seduta dell’ultimo consiglio comunale, avente per oggetto la proposta di ritiro della bozza di variante al Piano Regolatore Generale che non è passata per un solo voto, dieci contrari e nove favorevoli. Era il primo dibattito in consiglio comunale avente per oggetto la cosiddetta bozza di variante al P.r.g., che l’amministrazione comunale ha portato in giro nelle frazioni di Roseto diffondendone i contenuti e a questo primo dibattito ufficiale nella sede istituzionale, il Sindaco della città ha ritenuto di non partecipare, dimostrando, scarsa sensibilità su un argomento di vitale importanza per la città qual è appunto il P.r.g., strumento che disegnerà lo sviluppo urbanistico ed economico per i prossimi decenni.
Una minoranza politica qual è il Pd di Roseto degli Abruzzi, (ricordiamo che sono undici i consiglieri comunali su venti, ma solo in virtù del premio di maggioranza che ottennero in quanto parte integrante di una coalizione di cui facevano parte sei partiti politici e che oggi sono tutti all’opposizione) si arroga il diritto di decidere le sorti della città senza sentire il minimo bisogno di confrontarsi con le altre forze politiche, economiche e sociali. L’arroganza politica ed amministrativa del Partito Democratico di Roseto che proviene oramai da lontano, è stata messa a nudo in maniera cruda proprio nell’ultimo consiglio comunale, dove tutti i gruppi di opposizione che rappresentano nove consiglieri comunali, hanno evidenziato, in maniera puntuale e precisa tutte le macroscopiche incongruenze di questa presunta “bozza di variante al P.r.g.”.
I consiglieri di opposizione hanno rimarcato in maniera netta l’illegittimità della procedura adottata dall’amministrazione comunale, che non ha rispettato l’iter procedurale previsto dalla Legge Regionale sull’urbanistica, oltre ai macroscopici errori tecnici di impostazione, vedesi cartografie vecchie di 10 anni e la mancanza di proposte serie per lo sviluppo turistico, economico e sociale della città. Il partito democratico, assente il suo comandante (Sindaco), è andato completamente alla deriva non riuscendo ad impostare una ragionamento concreto che potesse in qualche modo tentare almeno di smontare tutte le eccezioni procedurali e di merito che sono state sollevate dai consiglieri di opposizione sia di centro destra che di sinistra. È una variante al P.r.g. fatta da pochi e ad uso e consumo di pochi amici, non intaccando minimamente gli interessi collettivi.
I consiglieri comunali di opposizione e l’Udc di Roseto prendendo le distanze in maniera netta da questo metodo di amministrare la città che si è dato il Pd, padre-padrone di Roseto degli Abruzzi, fanno un appello ai cittadini rosetani affinché tengano ben presente i concetti di partecipazione e di democrazia a cui fanno riferimento il Sindaco e la sua amministrazione ma che nei fatti non sono mai applicati e tenuti in considerazione. I gruppi di opposizione e l’Udc cercheranno di contrastare in tutti i modi, politici, amministrativi e legali questo metodo di amministrare la città che è di tutti e che non è un bene personale del Sindaco e della sua amministrazione.
Una minoranza politica qual è il Pd di Roseto degli Abruzzi, (ricordiamo che sono undici i consiglieri comunali su venti, ma solo in virtù del premio di maggioranza che ottennero in quanto parte integrante di una coalizione di cui facevano parte sei partiti politici e che oggi sono tutti all’opposizione) si arroga il diritto di decidere le sorti della città senza sentire il minimo bisogno di confrontarsi con le altre forze politiche, economiche e sociali. L’arroganza politica ed amministrativa del Partito Democratico di Roseto che proviene oramai da lontano, è stata messa a nudo in maniera cruda proprio nell’ultimo consiglio comunale, dove tutti i gruppi di opposizione che rappresentano nove consiglieri comunali, hanno evidenziato, in maniera puntuale e precisa tutte le macroscopiche incongruenze di questa presunta “bozza di variante al P.r.g.”.
I consiglieri di opposizione hanno rimarcato in maniera netta l’illegittimità della procedura adottata dall’amministrazione comunale, che non ha rispettato l’iter procedurale previsto dalla Legge Regionale sull’urbanistica, oltre ai macroscopici errori tecnici di impostazione, vedesi cartografie vecchie di 10 anni e la mancanza di proposte serie per lo sviluppo turistico, economico e sociale della città. Il partito democratico, assente il suo comandante (Sindaco), è andato completamente alla deriva non riuscendo ad impostare una ragionamento concreto che potesse in qualche modo tentare almeno di smontare tutte le eccezioni procedurali e di merito che sono state sollevate dai consiglieri di opposizione sia di centro destra che di sinistra. È una variante al P.r.g. fatta da pochi e ad uso e consumo di pochi amici, non intaccando minimamente gli interessi collettivi.
I consiglieri comunali di opposizione e l’Udc di Roseto prendendo le distanze in maniera netta da questo metodo di amministrare la città che si è dato il Pd, padre-padrone di Roseto degli Abruzzi, fanno un appello ai cittadini rosetani affinché tengano ben presente i concetti di partecipazione e di democrazia a cui fanno riferimento il Sindaco e la sua amministrazione ma che nei fatti non sono mai applicati e tenuti in considerazione. I gruppi di opposizione e l’Udc cercheranno di contrastare in tutti i modi, politici, amministrativi e legali questo metodo di amministrare la città che è di tutti e che non è un bene personale del Sindaco e della sua amministrazione.
Roseto degli Abruzzi, lì 1 Luglio 2010
I gruppi consiliari e le forze politiche di opposizione
Il segretario dei Liberalsocialisti Pavone Enio
Riceviamo e trasmettiamo il Comunicato dei Liberal Socialisti pbblicato su La Città
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