simone tacchetti

Simone Tacchetti passa al contrattacco contro le minoranze
Per Simone Tacchetti la mancanza dei numeri per la continuazione dell'assise del 12 Luglio 2010 è da addebitarsi solo ed esclusivamente ad una opposizione “insensibile” alle necessità della cittadina di Roseto. -”Anche nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale le opposizioni hanno dimostrato di non avere in grande considerazione i bisogni della collettività - commenta Tacchetti - chiedendo la verifica del numero legale solo ed esclusivamente per strategia politica”- È la prima affermazione del Capogruppo Tacchetti e del Segretario cittadino del Partito Democratico Celestino Salvatore, che hanno dovuto incassare una vincente mossa tattica delle opposizioni, colti di sorpresa non hanno potuto fare altro che abbandonare l'aula per mancanza del numero legale. La vicenda anche se di scarsa rilevanza dirtetta in quanto il “piano acustico” molto probabilmente verrà riproposto a breve in seconda convocazione dallo stesso Assessore Frattari non manca di seminare il terribile presentimento che la sinergia trasversale delle opposizioni si possa ripetere anche in altre occasioni. -”Il gruppo consigliare del PD è stato presente in aula pur essendo a conoscenza di situazioni delicate e personali di alcuni dei suoi componenti – precisano Tacchetti e Salvatore – proprio per approvare atti importanti per la città. Ma ecco che l’opposizione, dopo aver pontificato sui diritti delle categorie interessate, decide di far mancare il numero legale. È una strategia miope e inconcludente che mette in evidenza l’assoluta mancanza di contenuti di quella parte politica”-

Ma se di strategia si tratta, come sostiene lo stesso Tacchetti tutto lascia intendere che la misura sia realmente colma da parte delle componenti di Sinistra (Avolio, Braca e Cappucci) messi da parte in moltissime occasioni, senza nessun cenno di considerazione da parte del Partito Democratico rosetano -“da una parte chiedono di voler contribuire a costruire un centro-sinistra rinnovato forte e coeso - criticano Salvatore e Tacchetti - e poi alla prima occasione si prestano agli inutili giochetti del centro-destra”- Molte le accuse da parte della maggioranza indirizzate in maniera malcelata alle componenti più vicine al partito di centrosinistra, accusate a dire di alcuni di alto tradimento, senza considerare però che le stesse componenti non hanno avuto diritto di parola in moltissime occasioni anche durante gli stessi consigli comunali.

Ma Tacchetti e Salvatore indirizzano principalmente alla componente dei Liberal Socialisti ed al loro Capogruppo Gianfranco Marini le critiche maggiori rei delle strategie messe in campo -”Il capogruppo dei Liberalsocialisti non è proprio la persona adatta per fare appelli al senso di lealtà - continua Tacchetti - lui che per decenni è stato rappresentante della sinistra socialista e oggi è organico ad un centrodestra inesistente, commissariato ed a livello nazionale sull’orlo di una spaccatura. Il nostro proposito però rimane fermo – concludono Tacchetti e Salvatore – il PD proseguirà a lavorare affinché il centro-sinistra continui ad essere forte e vincente, in una città che ha saputo dimostrare l’attaccamento ai valori più veri della solidarietà, il nostro progetto è quello di un centro-sinistra in grado di continuare ad essere una guida per il futuro di Roseto e del suo territorio”- Un ultimo accenno viene indirizzato al Popolo delle Libertà definito da Tacchetti e Salvatore “inconsistente”, nonostante l'autorevole commissariamento del Senatore Paolo Tancredi sceso in campo in prima persona a Roseto degli Abruzzi, incapace di esprimere una reale forza elettiva ed organizzativa sul territorio. Il dubbio però che ci sia una terza componente politica in grado di dividere i voti del centrosinistra sembrerebbe affacciarsi all'orizzonte, ma questo non sembra impensierire più di tanto il Partito Democratico.
Pubblicato sul quotidiano La Città
di Raffaele Di Bonaventura

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