cittadino governante giulianova

Proposte avanzate dell'assemblea cittadina presso il Kursaal sui temi riguardanti la vivibilità cittadina
Colpisce non poco la netta reazione di chiusura del sindaco e dell’amministrazione comunale alle concrete proposte avanzate dalla straordinaria assemblea cittadina che si è tenuta sabato 2 ottobre presso il Kursaal sui temi riguardanti la vivibilità cittadina.
E’ raro riscontrare tanta insensibilità nei confronti dei veri bisogni espressi dalla comunità amministrata, come è raro riscontrare un così spregiudicato uso della menzogna per trarsi d’impaccio.
Ormai è chiaro a tutti che sono questi i comportamenti che alimentano nei cittadini la sfiducia nella politica e in particolare nei partiti, eppure gli amministratori giuliesi continuano incuranti!
La pensano così anche nel PD giuliese e negli altri partiti della maggioranza? E il PD provinciale, regionale e nazionale non hanno niente da dire sull’essere rappresentati, a Giulianova, in maniera così incoerente in fatto di sostenibilità urbana, di qualità della vita nelle città e di correttezza amministrativa?
Colpisce poi, ancora di più, il ricorso alle bugie - sì alle bugie! - da parte del sindaco, come fa ad esempio per l’ex SADAM:
“E’ un ex PRUSST – dichiara – per cui il 10% non deve essere corrisposto al Comune” e quando lo costringiamo a riconoscere che è un PRUSST si rifugia nel dire: “E’ un vecchio PRUSST”, per poter continuare a non richiedere per la collettività almeno il 10% del valore complessivo dell’insediamento (cioè oltre 5 milioni di euro che i costruttori dovrebbero dare, per legge, alla cittadinanza per realizzare opere pubbliche): dà, insomma, proprio l’impressione di non volerle queste giuste spettanze (ma perché?) . E ancora: “Se fosse vigente il PRG del ’94 gli edifici previsti sarebbero ancora più alti” e “Abbiamo abbassato gli indici edificatori da 0,75 a 0,60”, e come se non bastasse aggiunge: “Il parco sul cannocchiale verde ci sarà” e “Il teatro avrà un vero palcoscenico” E, dulcis in fundo, per non parlare della ferita grave che verrà inferta al paesaggio collinare ed al Gran Sasso, presenta in Consiglio Comunale simulazioni false!
Ma il gioco ormai è troppo scoperto: in palese difficoltà, il sindaco alza un gran polverone propagandistico illudendosi di abbindolare gli ignari cittadini.
A simili fandonie, infatti, rispondere per favorire la conoscenza vera dei fatti è fin troppo facile :
  • Che si tratti di un PRUSST lo ha dovuto ammettere chiaramente, su nostra obiezione, il sindaco stesso in una dichiarazione nel corso di uno dei consigli comunali sulle osservazioni del dicembre 2009, confermata nei due consigli comunali dedicati all’ex SADAM nei mesi scorsi.
  • Che occorra ottenere cospicue contropartite per opere pubbliche (in questo caso per acquisire il parco sul “cannocchiale verde”) lo dice il D.M. 1169 del 1998 che ha istituito i PRUSST e lo conferma (precisando che non può essere meno del 10%) la Deliberazione della Regione del marzo 2006 che non parla di vecchi o nuovi PRUSST (come fa Mastromauro cercando di confondere le idee) ma di nuovi interventi nei programmi PRUSST. E’ di tutta evidenza che, dopo la bocciatura del Piano di Recupero del 2003, quello adottato nel luglio del 2007 (ben dopo la Deliberazione Regionale del 10% sopra ricordata) è esattamente un nuovo intervento all’interno del PRUSST che aveva comportato apposita variante specifica per scorporare l’area ex SADAM dal comparto esistente (e comprendente anche l’ex ADS-FOMA ed il “cannocchiale verde”): è un nuovo intervento perché diverso è l’assetto proprietario e, soprattutto, radicalmente diverso è il progetto edilizio per l’intera area! La variante (divisione in 3 del comparto del PRG) è stata fatta per il PRUSST, quindi: o arrivano al Comune i soldi previsti dal PRUSST o il comparto deve tornare unico con la cessione gratuita del parco sul lungomare al Comune.
  • Che le altezze previste dal PRG del ’94 siano di soli 14 metri è scritto nelle carte del piano presente negli uffici urbanistici del comune. Ora, invece, si va dai 22,50 ai 50 metri.
  • Se poi si vuole parlare di indici, bisogna non nascondere che l’indice di edificabilità vero concesso nell’area ex SADAM non è 0,60 come si va ripetendo ossessivamente, ma 0,70 giacchè occorre inserire anche i 5.400 mq. previsti nel recupero del capannone dello zuccherificio. Quindi l’indice è rimasto quasi lo stesso (nel ’94 era 0,75) ma con la sostanziale differenza che la cittadinanza ha perso la cessione gratuita dell’area per il parco sul “cannocchiale verde”.
  • A proposito di parco urbano, va svelato che quello di cui parla il sindaco è un po’ di verde collocato a ridosso della ferrovia tra strada e parcheggi.
  • E, infine, che ci sarà un vero teatro pubblico con adeguato palcoscenico per ospitare, come è nella tradizione giuliese, le grandi compagnie teatrali nazionali, non risulta da nessun atto. Lo si dichiara ora, e solo dopo che noi abbiamo sollevato il problema.
Tutti questi aspetti si possono conoscere approfonditamente cliccando nella sezione “ex SADAM” sul nostro sito www.ilcittadinogovernante.it.
Non si puo’, comunque, non restare esterrefatti di fronte alla scarsa conoscenza, da parte degli amministratori in carica, delle leggi - con cui si costruiscono città belle e vivibili – che tutelano i diritti di cittadinanza in materia urbanistica giacchè, naturalmente, non vorremmo pensare che le motivazioni di tanta negligenza nel tutelare gli interessi generali e i beni comuni siano altre.
Come non si puo’ non indignarsi per la spregiudicatezza usata nel propinare false verità e tentare di far luccicare quello che oro non è!
Quanto poi al fatto che non viene espresso mai un rammarico per le gravi penalizzazioni subite dalla città e dai cittadini, stendiamo un velo pietoso.

Roseto lì, 16 Ottobre 2010

Riceviamo e trasmettiamo dall'Associazione Cittadino governante di Giulianova
www.ilcittadinogovernante.it

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