Città per Vivere d'Abruzzo

Pio Rapagnà interviene sulle emergenze del maltempo
CALAMITA' NATURALI: DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA'

Pio Rapagna
Di fronte a quanto accaduto in questi giorni drammatici è necessario affermare con forza che a ciascuno deve essere assegnata la sua parte di responsabilità che andrebbe accertata, affinché certe situazioni di emergenza e di inefficienza, come quelle che si sono verificate, non si ripetano più.

Un po' tutti i politici abruzzesi, di opposizione, ma anche di maggioranza, con fervore polemico e inconsistenza di argomentazioni, di atti e di fatti su quanto e su che cosa abbiano fatto essi quando ne hanno avuto responsabilità e funzione, chiamano in causa fin anche una trasmissione Televisiva come “Chi l'ha visto?” per sapere “retoricamente” dove fosse il Presidente della Regione e che cosa abbia fatto la Protezione Civile regionale, mentre alcuni Parlamentari, sia di ieri che di oggi, si avventurano in populistiche affermazioni in merito a quanto verificatosi all'interno delle due Autostrade abruzzesi A/24 ed A/25, dichiarando perentoriamente, come esse ormai siano state “espropriate” agli abruzzesi e come da privatizzate che sono state funzionino peggio di quando, invece, erano “pubbliche”.

Tali importanti personalità politiche, conoscendo i fatti, dovrebbero prima di tutto raccontare agli abruzzesi la “vera e dissennata” storia della Società Autostrade Romane e Abruzzesi e della ex-SARA e spiegare che fine abbia fatto, e da chi sia stato “onorato”, l'enorme lascito debitorio di 2.348,5 miliardi di vecchie lire (accertati nel 1978 dalla Corte dei Conti), e come mai la maggior parte del debito sia stato prima “scaricato” nella “gestione speciale” dell'ANAS e poi “trasferito” tra righe ed i cavilli della successiva e molto strana “convenzione-concessione” stipulata dall'ANAS – Ministero dei Lavori Pubblici e del Bilancio con la Società Strada dei Parchi di proprietà dell'imprenditore Toto e della partecipata Autostrade per l'Italia, con conseguente adeguamento delle relative tariffe a copertura dei costi dei servizi, delle opere e della manutenzione da effettuare.

Ci sono precise responsabilità per quanto si è verificato non solo sulle due Autostrade ma anche su tutto il territorio regionale, rispetto alle infrastrutture viarie che cadono a pezzi ed al sistema dei trasporti pubblici, con una vera e propria “Caporetto” di tutto il sistema ferroviario abruzzese, il contestuale blocco del 90% del trasporto delle merci su gomma, dei TIR e dei mezzi pesanti in transito su tutte le strade regionali, provinciali e comunali e fin anche all'interno dei centri abitati.

Nel rinnovare la mia denuncia, chiedo alla parte più illuminata della “opinione pubblica abruzzese”, di trovare la forza ed il coraggio di esporsi e “schierarsi” dalla parte di un nuovo Abruzzo e di darsi da fare in prima persona per costruirlo con la partecipazione e l'impegno quotidiano e disinteressato.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare
Roseto lì, 07 Febbraio 2012

Riceviamo e trasmettiamo da Città per Vivere d'Abruzzo Roseto degli Abruzzi


Posta un commento

0 Commenti