Consiglio Comunale di Roseto – I Balneatori contestano il piano spiaggia
Una vera patata bollente quella che si prospetta nelle prossimi giorni per l'Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi che si appresta alla ratifica finale del Piano Demaniale Marittimo. I Balneatori che non intendono fare nessun passo indietro dalla loro posizione nell'intento di far valere le proprie ragioni in tutte le sedi istituzionali a partire da quella comunale durante l'assise pubblica anche a costo di una vera e propria “prova di forza” tra la categoria e le Istituzioni. Il PDM che non ha soddisfatto i balneatori nonostante l'inserimento di 15 nuove concessioni dislocate per tutta la lunghezza del litorale ad esclusione delle aree che sono ricomprese nel piano di assetto naturalistico. A sostegno delle forti perplessità mosse dalla categoria anche Riccardo Padovano Presidente Ragionale e Vicepresidente Nazionale del SIB - Sindacato Italiano Balneatori. -”Siamo amareggiati della forte contrapposizione che si è creata tra la categoria dei Balneatori e quella delle Istituzioni - commenta Riccardo Padovano – Il piano demaniale marittimo che dovrebbe essere il naturale punto di incontro in favore dello sviluppo economico sta diventando il principale ostacolo alla normale attività turistica marittima a Roseto degli Abruzzi”- Uno dei punti sensibili della questione è legata all'applicazione dell'Art.35 del regolamento edilizio che riguarda le strutture provvisorie che richiedono un rinnovo semestrale e che rischia di rimettere in discussione la legittimità di molti interventi ad oggi esistenti. Dal regolamento del Comune di Roseto a stralcio leggiamo: “Gli interventi volti ad insediare sul territorio manufatti provvisori anche non infissi al
suolo, necessari per far fronte ad esigenze stagionali o particolari sono soggetti a preventiva autorizzazione valida per un periodo non superiore a mesi sei....” Il tentativo di far diventare il periodo di autorizzazione dai sei mesi ad 1 o più anni non è stato accolto in quanto sembrerebbe entrare in conflitto con altre normative, quindi non verrebbe concessa la deroga prolungata per i permessi rilasciati ad esclusivo utilizzo delle “costruzioni temporanee”, mettendo in bilico chi, attraverso questa norma ha realizzato delle vere e proprie costruzioni edili. Quindi la questione potrebbe ricadere in veri e propri abusi edilizi qualora non sussistano i requisiti previsti per legge per chi ha realizzato delle vere e proprie strutture ricettive, anche con un impegno economico rilevante e magari nelle migliori delle intenzioni ed in buona fede. L'argomento diventato oggetto di forte contrapposizione nei consigli precedenti potrebbe rivelarsi un vero e proprio boomerang sia da una parte che dall'altra. Da un lato l'Amministrazione che nel tentativo di mettersi in linea con il piano demaniale regionale metterebbe a nudo le situazioni che non rispondono ai requisiti minimi previsti per legge, rilevabili da una attenta ispezione degli organi preposti, dall'altra la categoria che a questo punto andrebbe a porsi in netto contrasto con l'Amministrazione. -”E' in atto una variante del Piano Demaniale Regionale che dovrebbe giungere a Dicembre 2010 – conclude Riccardo Padovano – chiediamo da parte dell'amministrazione un atto di responsabilità che presenteremo in un documento, con la richiesta di sospendere l'iter di approvazione in attesa di adeguare il PDM comunale in itinere alla norma Regionale, nell'intento di coniugare gli interessi di tutti.”- La questione sarà oggetto di confronto anche nelle settimane future sia in un caso che nell'altro, incrementando oltremodo le aspettative dei cittadini per il Piano Regolatore Generale che “dovrebbe” essere la panacea di tutti i mali.
suolo, necessari per far fronte ad esigenze stagionali o particolari sono soggetti a preventiva autorizzazione valida per un periodo non superiore a mesi sei....” Il tentativo di far diventare il periodo di autorizzazione dai sei mesi ad 1 o più anni non è stato accolto in quanto sembrerebbe entrare in conflitto con altre normative, quindi non verrebbe concessa la deroga prolungata per i permessi rilasciati ad esclusivo utilizzo delle “costruzioni temporanee”, mettendo in bilico chi, attraverso questa norma ha realizzato delle vere e proprie costruzioni edili. Quindi la questione potrebbe ricadere in veri e propri abusi edilizi qualora non sussistano i requisiti previsti per legge per chi ha realizzato delle vere e proprie strutture ricettive, anche con un impegno economico rilevante e magari nelle migliori delle intenzioni ed in buona fede. L'argomento diventato oggetto di forte contrapposizione nei consigli precedenti potrebbe rivelarsi un vero e proprio boomerang sia da una parte che dall'altra. Da un lato l'Amministrazione che nel tentativo di mettersi in linea con il piano demaniale regionale metterebbe a nudo le situazioni che non rispondono ai requisiti minimi previsti per legge, rilevabili da una attenta ispezione degli organi preposti, dall'altra la categoria che a questo punto andrebbe a porsi in netto contrasto con l'Amministrazione. -”E' in atto una variante del Piano Demaniale Regionale che dovrebbe giungere a Dicembre 2010 – conclude Riccardo Padovano – chiediamo da parte dell'amministrazione un atto di responsabilità che presenteremo in un documento, con la richiesta di sospendere l'iter di approvazione in attesa di adeguare il PDM comunale in itinere alla norma Regionale, nell'intento di coniugare gli interessi di tutti.”- La questione sarà oggetto di confronto anche nelle settimane future sia in un caso che nell'altro, incrementando oltremodo le aspettative dei cittadini per il Piano Regolatore Generale che “dovrebbe” essere la panacea di tutti i mali.
Roseto lì, 01 Ottobre 2010
Pubblicato sul Quotidiano La Città (Il Resto del Carlino Abruzzo)
Di Raffaele Di Bonaventura
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