alluvione Roseto degli Abruzzi

INCONTRO – DIBATTITO per esaminare l'attuale situazione di rischio geologico e alluvionale del territorio comunale
Lista Civica Città per Vivere di Roseto degli Abruzzi, l'On. PIO RAPAGNA’ - già Deputato - Candidato a Sindaco di Roseto per la Lista Civica di Città per Vivere.

Nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale ci ha “regalato” contemporaneamente cumuli di rifiuti nelle strade e acqua e fango nelle case e negli immobili adibiti ad attività produttive, commerciali e turistiche, poiché ininterrotta è stata la colata di cemento che ha deturpato la spiaggia, il centro urbano e la collina: NULLA E' STATO FATTO PER LA DIFESA DEL TERRITORIO E PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE: nessun “progetto” di regimazione delle acque è stato attuato!

Nessuna “Autorità” ha protetto la nostra Città da sbancamenti selvaggi, frane, smottamenti e dissesto idrogeologico: le disastrose conseguenze sono, di nuovo, davanti ai nostri occhi!
  • SONO MOLTO SERI E CONCRETI i pericoli relativi all'assetto idro-geologico della Collina e della aree di risulta delle ex-Fornaci Branella-Catarra-Diodoro;
  • E' ANCORA PIU' CRITICO lo stato attuale dei fossi, dei canali di raccolta delle acque piovane e del Torrente Borsacchio, dopo gli eventi e gli allagamenti del 1 e 2 marzo scorsi e successivi;
  • CI VOGLIONO INTERVENTI IMMEDIATI E URGENTI per evitare che quanto già accaduto si ripeta ancora.
  • Il Candidato Sindaco invita i Cittadini, i professionisti, tecnici ed esperti, i Comitati e le Associazioni per la tutela del Territorio e dell'ambiente, a intervenire e a portare il loro fattivo contributo di idee e proposte.

Roseto degli Abruzzi, 24.3.2011


NB. Per un eventuale approfondimento si allega alcuni stralci tratti dalla relazione di accompagnamento dello studio geologico, geomorfologico ed idrogeologico del territorio comunale di Roseto degli Abruzzi, elaborato nel 2001, dai Geologi Gabriele BIFERI, Leo ADAMOLI, Mirco ANGELINI e Umberto BIFERI,

ERA GIA' TUTTO SCRITTO!
Nello studio geologico, geomorfologico ed idrogeologico del territorio comunale di Roseto degli Abruzzi, elaborato nel 2001, dai Geologi Gabriele Biferi, Leo Adamoli, Mirco Angelini e Umberto Biferi, si legge, tra importantissime altre cose, quanto segue:

Processi erosivi in atto
  • Pag. 26: “Nel territorio collinare di Roseto degli Abruzzi, in particolare nel settore centro settentrionale, sono particolarmente diffusi fenomeni franosi di diversa tipologia ed estensione, avvenuti nel passato e/o tuttora in atto sui pendii, che costituiscono diffuse condizioni di rischio geologico, localmente molto elevato”.
Fenomeni franosi: deformazioni lente di versante
  • Pag. 27-28: “I Movimenti, governati dai disvalori residui della resistenza al taglio dei terreni, e dalle variazioni del regime delle pressioni neutre del sottosuolo, hanno carattere di stagionalità e sono in diretto rapporto con le variazioni del livello piezometrico della falda idrica presente nel sottosuolo e quindi con l'andamento delle precipitazioni meteoriche...e si verificano presumibilmente in occasione di periodi di prolungata piovosità e quasi mai in occasione di piogge intense ma di breve durata”.
  • Pag. 29: “Mentre nel passato, data la loro estrema lentezza, le “deformazioni lente di versante” non hanno mai veramente condizionato l'attività antropica, in queste zone essenzialmente agricole, oggi tuttavia, in vista dell'eventuale espansione di centri abitati collinari o dell'eventuale realizzazione di opere di ingegneria, esse acquistano una notevole rilevanza e non possono pertanto essere sottovalutate nell'ambito della pianificazione del territorio”.
scorrimenti traslativi e scorrimenti rotazionali - deformazioni gravitative profonde di versante
  • Pag. 31: “Nelle zone dove si sviluppano i fenomeni franosi più estesi, come ad esempio nell'area di Belsito, sono altresì da segnalare i danni subiti nel passato, e tuttora, da numerose abitazioni e dalla strada per Montepagano.
  • Pag. 32: “Sulla base dei dati forniti dai rilevamenti geologici e geomorfologici, è stato possibile ipotizzare la presenza, nella fascia collinare che sovrasta la piana costiera, di fenomeni franosi e di vaste dimensioni. La prima (area), la più vasta, è ubicata appena ad Est di Montepagano sui versanti che digradano verso la piana costiera, e si estende, per circa 2 Km dalla zona posta poco a Sud della Fornace Branella, fino a Località Accolle, a Nord Ovest della Fornace Catarra”.
  • Pag. 34: “L'altra area...è ubicata appena a Nord e comprende tutta l'area di Colle Quattrino incombente sulla Fornace Diodoro”.
Caratteri idrologici
  • Pag. 46: “Sempre relativamente alle acque superficiali, dalle indagini è emerso in tutta evidenza che il reticolo idrografico, e quindi l'originario deflusso delle acque meteoriche, è stato nel passato ampiamente modificato dalla realizzazione, nella fascia collinare retrostante l'abitato di Roseto, di strade, abitazioni, laghetti collinari, escavazioni nelle zone delle Fornaci (Diodoro, Catarra, Branella), ecc.
  • L'edificazione incontrollata è talora avvenuta addirittura al disopra dei fossi di scolo del bacino di monte o in corrispondenza dei compluvi naturali di vasti bacini collinari, il tutto senza realizzare adeguate opere di raccolta e smaltimento delle acque di deflusso superficiale.
  • Accade allora che, le acque meteoriche provenienti dall'area collinare, non adeguatamente raccolte e canalizzate nei collettori (i vecchi fossi di scolo in parte tombati con l'avanzare dell'edificazione), in occasione di importanti eventi meteorici, invadono le aree più depresse dell'abitato causando allagamenti di entità varia da zona a zona. Lo smaltimento delle acque bianche a mare, nel tratto compreso fra il Torrente Borsacchio ed il Fiume Vomano, avviene attualmente attraverso un sistema, certamente non adeguato, costituito da 15 scarichi a mare, quasi tutti canalizzati”.
Complessi idrogeologici
  • Pag. 46: “I terreni affioranti nel territorio rosetano presentano, a seconda della natura litologica e dei caratteri sedimentologici e strutturali, valori di permeabilità diversi e quindi caratteristiche idrogeologiche differenziate. La successione pelitica a scarsa permeabilità svolge generalmente il ruolo di acquiclude, mentre i depositi detritici continentali assumono di solito il ruolo di serbatoi per acque sotterranee”.
Roseto lì, 25 Marzo 2011

Riceviamo e trasmettiamo dalla lista Città per Vivere

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