Conferenza stampa del Sindaco di Roseto sulla riperimetrazione del Borsacchio
Roseto, 4 gennaio 2011 – Il 29 dicembre scorso, in sede di voto della finanziaria regionale è stato bocciato l’emendamento presentato da Ruffini e Di Luca (PD) che proponeva la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio. La proposta escludeva dalla riserva l’area Annunziata di Giulianova e tutte le zone antropizzate di Cologna Spiaggia. Il documento è stato votato solo da Pd, Idv e Fli. Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta sul lungomare di Cologna Spiaggia, il Consigliere regionale Ruffini ha annunciato che sarà presto presentata una proposta di legge di riperimetrazione della Riserva.
LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA
-“Una decisione esclusivamente politica che mortifica le esigenze di sviluppo e di crescita economica di un pezzo importante del territorio di Roseto degli Abruzzi”. Con queste parole il consigliere regionale Claudio Ruffini ha commentato il no della maggioranza PDL in Consiglio Regionale che ha bocciato l’emendamento per la riperimetrazione della Riserva naturale del Borsacchio. La proposta di riperimetrazione dell’area è scaturita da un confronto con tutti gli enti interessati. Si sono espressi in proposito i Consigli Comunali di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo ed abbiamo sentito anche l’Ufficio ambiente della Regione. -"Pur in mancanza di vizi procedurali – ha detto Ruffini – la maggioranza regionale ha votato contro senza neppure dare un motivo. È chiaro a questo punto che si è tratta di una scelta di stampo politico”-.
Se le cose non cambiano il lungomare di Cologna rimarrà praticamente ingessato. Una prospettiva che preoccupa non poco operatori e cittadini che hanno partecipato numerosi alla conferenza stampa.
-”Avevamo molto apprezzato la decisione della Regione di sentire i Comuni – ha detto il Sindaco Franco Di Bonaventura – una scelta che ridava dignità agli Enti locali, ma che poi non ha avuto seguito”-.
-”È una vergogna – ha tuonato l’On. Tommaso Ginoble – perché così la Regione non tiene conto della volontà di un municipio che ha come prerogativa quella di governare un territorio. E’ un dispetto che rischia di diventare tema di scontro elettorale”-.
La non riperimetrazione della riserva ha delle ricadute immediate anche sugli strumenti urbanistici comunali, come ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari: -”Il 22 dicembre è stato pubblicato sul BURA il nuovo Piano Spiaggia di Roseto e naturalmente la parte relativa a Cologna Spiaggia è stata stralciata. Quindi non si potranno più fare i cinque nuovi stabilimenti balneari previsti, mentre quelli esistenti non potranno più realizzare ampliamenti o altro”-.
LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA
-“Una decisione esclusivamente politica che mortifica le esigenze di sviluppo e di crescita economica di un pezzo importante del territorio di Roseto degli Abruzzi”. Con queste parole il consigliere regionale Claudio Ruffini ha commentato il no della maggioranza PDL in Consiglio Regionale che ha bocciato l’emendamento per la riperimetrazione della Riserva naturale del Borsacchio. La proposta di riperimetrazione dell’area è scaturita da un confronto con tutti gli enti interessati. Si sono espressi in proposito i Consigli Comunali di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo ed abbiamo sentito anche l’Ufficio ambiente della Regione. -"Pur in mancanza di vizi procedurali – ha detto Ruffini – la maggioranza regionale ha votato contro senza neppure dare un motivo. È chiaro a questo punto che si è tratta di una scelta di stampo politico”-.
Se le cose non cambiano il lungomare di Cologna rimarrà praticamente ingessato. Una prospettiva che preoccupa non poco operatori e cittadini che hanno partecipato numerosi alla conferenza stampa.
-”Avevamo molto apprezzato la decisione della Regione di sentire i Comuni – ha detto il Sindaco Franco Di Bonaventura – una scelta che ridava dignità agli Enti locali, ma che poi non ha avuto seguito”-.
-”È una vergogna – ha tuonato l’On. Tommaso Ginoble – perché così la Regione non tiene conto della volontà di un municipio che ha come prerogativa quella di governare un territorio. E’ un dispetto che rischia di diventare tema di scontro elettorale”-.
La non riperimetrazione della riserva ha delle ricadute immediate anche sugli strumenti urbanistici comunali, come ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari: -”Il 22 dicembre è stato pubblicato sul BURA il nuovo Piano Spiaggia di Roseto e naturalmente la parte relativa a Cologna Spiaggia è stata stralciata. Quindi non si potranno più fare i cinque nuovi stabilimenti balneari previsti, mentre quelli esistenti non potranno più realizzare ampliamenti o altro”-.
Roseto 04 Gennaio 2011
Il Sindaco Mastromauro interviene sulla riperimetrazione
Doccia fredda dal Consiglio regionale sugli emendamenti relativi alla Riserva del Borsacchio presentati da Claudio Ruffini (PD) e Berardo Rabbuffo (FLI).
“Ringrazio i consiglieri Ruffini e Rabbuffo per il loro impegno bipartisan”, dice il sindaco Francesco Mastromauro. “Questa bocciatura da parte del Consiglio regionale travolge anche la nostra richiesta di riperimetrazione, con stralcio della porzione sud del quartiere Annunziata, ritenuta logica e accettabile dalla 2^ Commissione consiliare in ben due audizioni, nel novembre 2009 e un mese fa, e votata all'unanimità nel nostro consiglio comunale lo scorso 20 settembre. Adesso – dice il sindaco – non ci sono più le condizioni per completare il Contratto di quartiere dell'Annunziata, da noi portato avanti ma, vorrei ricordarlo, nato con la maggioranza di centro-destra che all'epoca governava Giulianova e che ora guida la Regione. Che effetto avrà questa decisione del Consiglio? Presto detto: verranno tagliate le gambe alla significativa opera di riqualificazione dell’intera area con la creazione, tra l'altro, di un ampio spazio di verde pubblico attrezzato, del teleriscaldamento e di una nuova struttura ricettiva. Per questo chiedo, a nome della città , che torni a riunirsi in tempi brevi il Consiglio regionale e rivedere la decisione al fine di non vanificare quanto è stato fatto finora e tutto ciò che andrebbe fatto per completare la migliore impostazione dell'intera zona, valorizzandola sotto il profilo ambientale e turistico. Non sarebbe un regalo all'amministrazione di centro-sinistra, bensì a Giulianova tutta. Una città – conclude il sindaco – che non merita, per nessuna ragione, di essere penalizzata e mortificata nelle sue legittime aspirazioni”.
“Ringrazio i consiglieri Ruffini e Rabbuffo per il loro impegno bipartisan”, dice il sindaco Francesco Mastromauro. “Questa bocciatura da parte del Consiglio regionale travolge anche la nostra richiesta di riperimetrazione, con stralcio della porzione sud del quartiere Annunziata, ritenuta logica e accettabile dalla 2^ Commissione consiliare in ben due audizioni, nel novembre 2009 e un mese fa, e votata all'unanimità nel nostro consiglio comunale lo scorso 20 settembre. Adesso – dice il sindaco – non ci sono più le condizioni per completare il Contratto di quartiere dell'Annunziata, da noi portato avanti ma, vorrei ricordarlo, nato con la maggioranza di centro-destra che all'epoca governava Giulianova e che ora guida la Regione. Che effetto avrà questa decisione del Consiglio? Presto detto: verranno tagliate le gambe alla significativa opera di riqualificazione dell’intera area con la creazione, tra l'altro, di un ampio spazio di verde pubblico attrezzato, del teleriscaldamento e di una nuova struttura ricettiva. Per questo chiedo, a nome della città , che torni a riunirsi in tempi brevi il Consiglio regionale e rivedere la decisione al fine di non vanificare quanto è stato fatto finora e tutto ciò che andrebbe fatto per completare la migliore impostazione dell'intera zona, valorizzandola sotto il profilo ambientale e turistico. Non sarebbe un regalo all'amministrazione di centro-sinistra, bensì a Giulianova tutta. Una città – conclude il sindaco – che non merita, per nessuna ragione, di essere penalizzata e mortificata nelle sue legittime aspirazioni”.
Giulianova 30 Dicembre 2010
Il WWF, Italia Nostra e Comitato del Borsacchio difendono la Riserva
Nel corso della seduta del Consiglio Regionale del 29 dicembre 2010, in sede di voto sulla Legge Finanziaria, i Consiglieri Regionali Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca (PD) hanno proposto un emendamento finalizzato a ridimensionare la Riserva Naturale Regionale del Borsacchio che riguarda 1.100 ettari nel territorio dei comuni di Giulianova e Roseto degli Abruzzi.
L’emendamento, che ha raccolto il consenso trasversale di PD, IDV e FLI, è stato opportunamente bocciato dagli altri consiglieri appartenenti sia ai gruppi di maggioranza che di minoranza.
Tale bocciatura è stata aspramente criticata dai vertici del PD che l’hanno giudicata animata da soli calcoli di opportunità politica.
WWF, Italia Nostra ed il Comitato cittadino per la Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio intendono invece ringraziare i Consiglieri Regionali che hanno bloccato questo tentativo di ridurre il perimetro della riserva.
Se fosse stato approvato questo emendamento si sarebbe trattato della quinta revisione della legge istitutiva della Riserva del Borsacchio in 6 anni (la legge istitutiva della Riserva risale al febbraio del 2005).
WWF, Italia Nostra ed il Comitato contestano in primo luogo il metodo che si è tentato di utilizzare: invece di confrontarsi in maniera aperta su basi tecnico-scientifiche (le uniche che potrebbero consentire una riduzione del perimetro della riserva) si è presentato un emendamento all’interno di una legge che nulla ha a che fare con la riserva.
Duole poi constatare come, ancora una volta, gruppi politici di diversa estrazione (PD, IDV, FLI) abbiano trovato il modo di allearsi contro un’area naturale protetta.
Dal 2005 tutte le Amministrazioni che si sono succedute a livello comunale e provinciale sono state impegnate più ad impedire il reale sviluppo dell’area protetta, che ad attuare quanto imponeva loro la legge in ordine alla nomina dell’Organo di gestione della riserva, all’approvazione del suo Piano di Assetto Naturalistico (PAN), alla tabellazione dell’area.
I ritardi accumulati dai Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova nell’espletamento di questi obblighi di legge hanno fatto sì che la Regione Abruzzo nel novembre del 2008 attivasse i propri poteri sostitutivi ed assegnasse all’Amministrazione Provinciale di Teramo il compito di procedere alla nomina dell’organo di gestione ed all’approvazione del PAN. Ma la stessa inerzia che aveva caratterizzato le due Amministrazioni comunali ha poi colpito la Provincia, prima sotto presidenza di D’Agostino ed ora sotto quella di Catarra.
Invece di continuare a modificare il perimetro della riserva i nostri Amministratori dovrebbero fare quello che impone loro la legge e rendere finalmente operativa la riserva.
Questo, del resto, permetterebbe di superare eventuali problemi: se le norme di salvaguardia attualmente vigenti hanno potuto rendere in qualche modo difficoltosa la realizzazione di iniziative in essere (come ad es. il Contratto di Quartiere dell’Annunziata a Giulianova), la nomina di un Organo di Gestione della Riserva Naturale e l’adozione di un Piano di Assetto Naturalistico (degno di questo nome) potrebbero consentire di trovare soluzioni capaci di rispettare l’ambiente e le esigenze locali.
WWF, Italia Nostra ed il Comitato rinnovano per l’ennesima volta l’invito alle forze politiche ed alle Istituzioni affinché si attivino finalmente per fare in modo che la prima riserva costiera della provincia di Teramo possa cominciare a svolgere quel ruolo di conservazione e promozione del territorio che la legge riconosce alle aree naturali protette.
Le Associazioni, infine, consapevoli che è stato anche presentato un ulteriore progetto di legge dal Consigliere Berardo Rabbuffo (FLI) teso a ridurre il territorio della Riserva escludendo perfino la foce dello stesso torrente Borsacchio e la pineta che dell’area protetta costituisce il cuore e la stessa ragion d’essere, hanno chiesto alla competente commissione consiliare regionale di essere sentite.
L’emendamento, che ha raccolto il consenso trasversale di PD, IDV e FLI, è stato opportunamente bocciato dagli altri consiglieri appartenenti sia ai gruppi di maggioranza che di minoranza.
Tale bocciatura è stata aspramente criticata dai vertici del PD che l’hanno giudicata animata da soli calcoli di opportunità politica.
WWF, Italia Nostra ed il Comitato cittadino per la Riserva Naturale Regionale Guidata del Borsacchio intendono invece ringraziare i Consiglieri Regionali che hanno bloccato questo tentativo di ridurre il perimetro della riserva.
Se fosse stato approvato questo emendamento si sarebbe trattato della quinta revisione della legge istitutiva della Riserva del Borsacchio in 6 anni (la legge istitutiva della Riserva risale al febbraio del 2005).
WWF, Italia Nostra ed il Comitato contestano in primo luogo il metodo che si è tentato di utilizzare: invece di confrontarsi in maniera aperta su basi tecnico-scientifiche (le uniche che potrebbero consentire una riduzione del perimetro della riserva) si è presentato un emendamento all’interno di una legge che nulla ha a che fare con la riserva.
Duole poi constatare come, ancora una volta, gruppi politici di diversa estrazione (PD, IDV, FLI) abbiano trovato il modo di allearsi contro un’area naturale protetta.
Dal 2005 tutte le Amministrazioni che si sono succedute a livello comunale e provinciale sono state impegnate più ad impedire il reale sviluppo dell’area protetta, che ad attuare quanto imponeva loro la legge in ordine alla nomina dell’Organo di gestione della riserva, all’approvazione del suo Piano di Assetto Naturalistico (PAN), alla tabellazione dell’area.
I ritardi accumulati dai Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova nell’espletamento di questi obblighi di legge hanno fatto sì che la Regione Abruzzo nel novembre del 2008 attivasse i propri poteri sostitutivi ed assegnasse all’Amministrazione Provinciale di Teramo il compito di procedere alla nomina dell’organo di gestione ed all’approvazione del PAN. Ma la stessa inerzia che aveva caratterizzato le due Amministrazioni comunali ha poi colpito la Provincia, prima sotto presidenza di D’Agostino ed ora sotto quella di Catarra.
Invece di continuare a modificare il perimetro della riserva i nostri Amministratori dovrebbero fare quello che impone loro la legge e rendere finalmente operativa la riserva.
Questo, del resto, permetterebbe di superare eventuali problemi: se le norme di salvaguardia attualmente vigenti hanno potuto rendere in qualche modo difficoltosa la realizzazione di iniziative in essere (come ad es. il Contratto di Quartiere dell’Annunziata a Giulianova), la nomina di un Organo di Gestione della Riserva Naturale e l’adozione di un Piano di Assetto Naturalistico (degno di questo nome) potrebbero consentire di trovare soluzioni capaci di rispettare l’ambiente e le esigenze locali.
WWF, Italia Nostra ed il Comitato rinnovano per l’ennesima volta l’invito alle forze politiche ed alle Istituzioni affinché si attivino finalmente per fare in modo che la prima riserva costiera della provincia di Teramo possa cominciare a svolgere quel ruolo di conservazione e promozione del territorio che la legge riconosce alle aree naturali protette.
Le Associazioni, infine, consapevoli che è stato anche presentato un ulteriore progetto di legge dal Consigliere Berardo Rabbuffo (FLI) teso a ridurre il territorio della Riserva escludendo perfino la foce dello stesso torrente Borsacchio e la pineta che dell’area protetta costituisce il cuore e la stessa ragion d’essere, hanno chiesto alla competente commissione consiliare regionale di essere sentite.
Riceviamo e trasmettiamo dal WWF Teramo - 08 Gennaio 2010
Fermato un nuovo tentativo di riperimetrare la Riserva del Borsacchio
Un nuovo tentativo di riperimetrare la Riserva Naturale Guidata del Borsacchio è stata sventata a livello Regionale con una sonora bocciatura. La richiesta di "riperimetrazione" che molti volevano far passare per una necessità non negoziabile a soluzione di alcuni problemi legati alle strutture ricettive ricomprese nel perimetro, si è trasformata in un boomerang, facendo fallire l'ennesimo tentativo di rimettere mano alla legge istitutiva. Molto altro si cela sotto la vicenda che stà mettendo in agitazione le istituzioni locali, sia per motivi di sfruttamento del territorio, sia per motivi legati alle indagini portate avanti dagli inquirenti in merito a presunte violazioni delle misure di salvaguardia attualmente ancor in atto sul territorio. Ma i problemi legati alle norme urbanistiche del Comune di Roseto degli Abruzzi non si fermano alla sola Riserva, ben altre situazioni si affacciano all'orizzonte minacciose, quali le distanze tra edifici ed i vincoli decaduti che potrebbero mettere in serio pericolo lìntera stabilità amministrativa della città .
vedi anche:
vedi anche:
L'amministrazione di Roseto degli Abruzzi accusa la Regione
Roseto, 4 gennaio 2011 – Il 29 dicembre scorso, in sede di voto della finanziaria regionale è stato bocciato l’emendamento presentato da Ruffini e Di Luca (PD) che proponeva la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio. La proposta escludeva dalla riserva l’area Annunziata di Giulianova e tutte le zone antropizzate di Cologna Spiaggia. Il documento è stato votato solo da Pd, Idv e Fli. Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta sul lungomare di Cologna Spiaggia, il Consigliere regionale Ruffini ha annunciato che sarà presto presentata una proposta di legge di riperimetrazione della Riserva.
LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA
-“Una decisione esclusivamente politica che mortifica le esigenze di sviluppo e di crescita economica di un pezzo importante del territorio di Roseto degli Abruzzi”. Con queste parole il consigliere regionale Claudio Ruffini ha commentato il no della maggioranza PDL in Consiglio Regionale che ha bocciato l’emendamento per la riperimetrazione della Riserva naturale del Borsacchio. La proposta di riperimetrazione dell’area è scaturita da un confronto con tutti gli enti interessati. Si sono espressi in proposito i Consigli Comunali di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo ed abbiamo sentito anche l’Ufficio ambiente della Regione. Pur in mancanza di vizi procedurali – ha detto Ruffini – la maggioranza regionale ha votato contro senza neppure dare un motivo. È chiaro a questo punto che si è tratta di una scelta di stampo politico"-. Se le cose non cambiano il lungomare di Cologna rimarrà praticamente ingessato. Una prospettiva che preoccupa non poco operatori e cittadini che hanno partecipato numerosi alla conferenza stampa. -"Avevamo molto apprezzato la decisione della Regione di sentire i Comuni – ha detto il Sindaco Franco Di Bonaventura – una scelta che ridava dignità agli Enti locali, ma che poi non ha avuto seguito"-.
-"È una vergogna – ha tuonato l’on. Tommaso Ginoble – perché così la Regione non tiene conto della volontà di un municipio che ha come prerogativa quella di governare un territorio. E’ un dispetto che rischia di diventare tema di scontro elettorale"-. La non riperimetrazione della riserva ha delle ricadute immediate anche sugli strumenti urbanistici comunali, come ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari:-"Il 22 dicembre è stato pubblicato sul BURA il nuovo Piano Spiaggia di Roseto e naturalmente la parte relativa a Cologna Spiaggia è stata stralciata. Quindi non si potranno più fare i cinque nuovi stabilimenti balneari previsti, mentre quelli esistenti non potranno più realizzare ampliamenti o altro"-.
Comunicato del Comune di Roseto degli Abruzzi in data 04 Gennaio 2011LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA
-“Una decisione esclusivamente politica che mortifica le esigenze di sviluppo e di crescita economica di un pezzo importante del territorio di Roseto degli Abruzzi”. Con queste parole il consigliere regionale Claudio Ruffini ha commentato il no della maggioranza PDL in Consiglio Regionale che ha bocciato l’emendamento per la riperimetrazione della Riserva naturale del Borsacchio. La proposta di riperimetrazione dell’area è scaturita da un confronto con tutti gli enti interessati. Si sono espressi in proposito i Consigli Comunali di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo ed abbiamo sentito anche l’Ufficio ambiente della Regione. Pur in mancanza di vizi procedurali – ha detto Ruffini – la maggioranza regionale ha votato contro senza neppure dare un motivo. È chiaro a questo punto che si è tratta di una scelta di stampo politico"-. Se le cose non cambiano il lungomare di Cologna rimarrà praticamente ingessato. Una prospettiva che preoccupa non poco operatori e cittadini che hanno partecipato numerosi alla conferenza stampa. -"Avevamo molto apprezzato la decisione della Regione di sentire i Comuni – ha detto il Sindaco Franco Di Bonaventura – una scelta che ridava dignità agli Enti locali, ma che poi non ha avuto seguito"-.
-"È una vergogna – ha tuonato l’on. Tommaso Ginoble – perché così la Regione non tiene conto della volontà di un municipio che ha come prerogativa quella di governare un territorio. E’ un dispetto che rischia di diventare tema di scontro elettorale"-. La non riperimetrazione della riserva ha delle ricadute immediate anche sugli strumenti urbanistici comunali, come ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari:-"Il 22 dicembre è stato pubblicato sul BURA il nuovo Piano Spiaggia di Roseto e naturalmente la parte relativa a Cologna Spiaggia è stata stralciata. Quindi non si potranno più fare i cinque nuovi stabilimenti balneari previsti, mentre quelli esistenti non potranno più realizzare ampliamenti o altro"-.
Il Popolo di Roseto contesta la scelta della riperimetrazione
Non tutti sono dello stesso avviso. L'Associazione il Popolo di Roseto, unitamente al Comitato per la Riserva del Borsacchio hanno stigmatizzato la scelta di "ripermetrare" il confine già stabilito nel 2007, come un ulteriore tentativo di rinviare l'istituzione della Riserva. Come da un comunicato tratto dallo stesso sito del "Il Popolo di Roseto" del 25 Giugno 2010.
Roseto lì, 05 Gennaio 2011
- Tratto dal sito il Popolo di Roseto
0 Commenti